Investing.com - Il prezzo dell’oro inizia la settimana sulla difensiva questo lunedì, staccandosi dal massimo di oltre un anno mentre si ridimensionano i timori degli investitori per l’impasse tra Stati Uniti e Corea del Nord.
I future dell’oro sul Comex si attestano a 1,339,96 dollari l’oncia troy alle 2:40 ET (06:40 GMT), giù di 11,30 dollari, o dello 0,9%, ben al di sotto del massimo di venerdì di 1.362,40 dollari, il massimo dal 3 agosto 2016.
La propensione al rischio è scesa tra il sollievo per il fatto che la Corea del Nord non abbia condotto il test missilistico nel weekend, in occasione dell’anniversario della fondazione della nazione.
Nei giorni precedenti erano aumentate le speculazioni che la Corea del Nord potesse condurre un nuovo test missilistico per celebrare l’avvenimento.
La propensione al rischio è stata incoraggiata inoltre dalla notizia che l’uragano Irma ha colpito la parte sudorientale degli Stati Uniti con meno forza del previsto, riducendo i timori per i danni economici.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 91,55, dopo aver segnato il minimo di due anni e mezzo di venerdì di 90,99.
La scorsa settimana il prezzo dell’oro ha registrato il terzo aumento settimanale consecutivo. Il metallo prezioso è stato supportato di recente tra l’apprensione per l’incertezza geopolitica nella penisola coreana e la riduzione delle aspettative di un inasprimento della politica monetaria USA.
I riflettori dei mercati finanziari questa settimana sono puntati sui dati economici USA, in particolare sul report sull’inflazione di giovedì, per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi della Federal Reserve.
I mercati restano scettici circa la possibilità che la Fed possa alzare i tassi di interesse ancora una volta quest’anno, per via dei timori per le prospettive deboli sull’inflazione, ma il processo di riduzione del bilancio dovrebbe iniziare questo autunno.
Sempre sul Comex, i future dell’argento crollano di 25,4 centesimi, o dell’1,4%, a 17,86 dollari l’oncia troy. Nella seduta precedente, il prezzo è salito al massimo di oltre quattro mesi di 18,29 dollari.
Intanto, il platino scende dello 0,7% a 1.003,95 dollari, mentre il palladio segna +0,8% a 939,35 dollari l’oncia.