Di Gina Lee
Investing.com – L’oro è in salita negli scambi asiatici di questo venerdì, ma i rialzi restano contenuti mentre si avvia a chiudere con il maggiore calo settimanale da novembre 2021. Gli investitori continuano ad assimilare la decisione di politica monetaria della Federal Reserve che ha portato il dollaro a massimi plurimensili.
I future dell’oro sono in salita dello 0,29% a 1.797,70 dollari alle 4:53 AM CET, dopo essere sceso sotto i 1.800 e del 2% sulla settimana, il calo maggiore dal 26 novembre.
Il dollaro, che solitamente si muove in maniera inversa rispetto all’oro, è sceso venerdì, ma è vicino al massimo da luglio 2020.
L’effetto dell’ultima decisione di politica monetaria della Federal Reserve prosegue. Con le aspettative di tassi di interesse alle stelle, i mercati iniziano ad aspettarsi dai cinque ai sei aumenti dei tassi dalla Fed in questo 2022.
Il sentimento degli investitori è stato sostenuto dai dati USA che hanno mostrato una crescita del PIL superiore al previsto e pari al 6,9%.
Nella prossima settimana sono attese le decisioni di altre banche centrali, tra cui Bank of England, the Banca Centrale Europea e Reserve Bank of Australia.
Un sondaggio Reuters ha indicato che è previsto un calo dell’oro nel 2022 e nel 2023, in quanto gli aumenti dei tassi da parte delle banche centrali aumentano i tassi fanno salire i rendimenti dei bond e pesano sull’appeal del metallo prezioso.
Per quanto riguarda l’oro fisico, i dati doganali elvetici mostrano che le esportazioni di oro del paese nel 2021 sono aumentate al massimo dal 2018. Questo grazie all’aumento della domanda in Cina e India, due dei maggiori mercati per il metallo prezioso e due paesi in cui è in corso una ripresa dal COVID-19.
In merito agli altri metalli preziosi, l’argento è sceso dello 0,2%, mentre il platino è salito dello 0,1% ed il palladio è rimasto invariato a 2.375,18 dollari.