Investing.com - I futures dell’oro sono in salita nel primo pomeriggio degli scambi europei, con i timori di un possibile default del debito statunitense che hanno supportato la domanda di valuta rifugio, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice economico USA nel corso della giornata.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno è stato limitato dalla speculazione di un eventuale ridimensionamento del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.337,40 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,10%.
Supporto a 1.316,70 dollari l’oncia troy, il minimo di mercoledì e resistenza a 1.366,50 massimo del 20 settembre.
I prezzi dell’oro sono stati supportati dai timori per il bilancio USA, dopo che i leader Repubblicani hanno comunicato ai membri della Camera dei Rappresentanti USA che già da venerdì si potrebbe votare sul limite del debito.
Gli investitori attendono i dati sul prodotto interno lordo, nel corso della giornata, dopo una serie recente di dati economici che hanno alimentato i timori sulla ripresa economica statunitense.
Il rilascio dei dati migliori del previsto sul PIL potrebbero alimentare la speculazione su un annuncio del ridimensionamento della Fed per fine anno.
La Fed ha dichiarato la scorsa settimana di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,40% a 21,973 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dell’1,23% a 3,312 dollari la libbra.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno è stato limitato dalla speculazione di un eventuale ridimensionamento del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.337,40 dollari l’oncia troy, nel pomeriggio europeo, in salita dello 0,10%.
Supporto a 1.316,70 dollari l’oncia troy, il minimo di mercoledì e resistenza a 1.366,50 massimo del 20 settembre.
I prezzi dell’oro sono stati supportati dai timori per il bilancio USA, dopo che i leader Repubblicani hanno comunicato ai membri della Camera dei Rappresentanti USA che già da venerdì si potrebbe votare sul limite del debito.
Gli investitori attendono i dati sul prodotto interno lordo, nel corso della giornata, dopo una serie recente di dati economici che hanno alimentato i timori sulla ripresa economica statunitense.
Il rilascio dei dati migliori del previsto sul PIL potrebbero alimentare la speculazione su un annuncio del ridimensionamento della Fed per fine anno.
La Fed ha dichiarato la scorsa settimana di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,40% a 21,973 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dell’1,23% a 3,312 dollari la libbra.