Investing.com - Il prezzo dell’oro resta al di sopra dei 1.200 dollari questo giovedì, mentre l’attenzione degli investitori è focalizzata sul report sull’occupazione USA di venerdì che fornirà maggiori indicazioni sul futuro della politica economica.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno scendono di 2,20 dollari, o dello 0,18%, a 1.206,00 dollari negli scambi della mattinata europea. Il prezzo resta in un range stretto tra 1.201,30 e 1.207,30 dollari.
Supporto a 1.178,20 dollari, minimo dal 31 marzo e resistenza a 1.220,40 dollari, massimo dal 26 marzo.
Ieri, l’oro ha toccato i 1.208,70 dollari, il massimo dal 26 marzo, prima di chiudere a 1.208,20 dollari, con un’impennata di 25,00 dollari, o del 2,11%.
L’oro ha segnato il maggiore aumento giornaliero degli ultimi due mesi ieri per via dei dati economici deludenti che hanno scatenato i timori per lo stato di salute dell’economia statunitense ed hanno contribuito a ridimensionare le aspettative di un aumento dei tassi di interesse.
L’azienda di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione non agricola privata ha mostrato un aumento di 189.000 nuovi posti di lavoro lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento di 225.000 unità, il minimo dal gennaio del 2014.
Un secondo report ha mostrato che l’attività del settore manifatturiero è rallentata al minimo di 14 mesi a marzo.
I dati hanno alimentato i timori in vista del report sull’occupazione non agricola che sarà pubblicato venerdì e che dovrebbe mostrare un aumento di 245.000 nuovi posti di lavoro a marzo, dopo l’incremento di 295.000 unità a febbraio.
Il dollaro è andato sotto pressione poiché i dati deludenti hanno fatto aumentare le speculazioni che la Federal Reserve possa rinviare l’aumento dei tassi alla fine del 2015.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,52% a 98,02 questa mattina.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 9,1 centesimi, o dello 0,53% a 16,96 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio sale di 0,7 centesimi, o dello 0,25%, a 2,756 dollari la libbra.