Investing.com - Il prezzo dell’oro scende sotto i 1.200 dollari questo martedì, mentre gli investitori attendono i dati sulle vendite al dettaglio USA nel corso della seduta per avere ulteriori informazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a giugno toccano il minimo intraday di 1.189,70 dollari l’oncia troy, il minimo dall’1 aprile, prima di attestarsi a 1.194,40 dollari negli scambi della mattinata europea, giù di 5,10 dollari, o dello 0,43%.
Ieri, l’oro è sceso di 5,30 dollari, o dello 0,44%, a 1.199,30 dollari. Supporto a 1.180,50 dollari, minimo dall’1 aprile e resistenza a 1.224,50 dollari, massimo dal 6 aprile.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,05% a 99,79 questa mattina.
La richiesta del biglietto verde resta supportata dalle speranze di un aumento dei tassi di interesse: gli investitori sono di nuovo fiduciosi che l’economia statunitense continuerà a migliorare nonostante i recenti report economici abbiano mostrato un indebolimento all’inizio dell’anno.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 10,6 centesimi, o dello 0,65% a 16,18 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio è in calo di 2,5 centesimi, o dello 0,91%, a 2,694 dollari la libbra.
I traders attendono la pubblicazione dei dati sul prodotto interno lordo del primo trimestre cinese, previsti per domani.
I dati dovrebbero mostrare che la seconda economia più importante del mondo è cresciuta del 7,0%, rispetto al 7,3% del trimestre precedente. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita di “circa il 7,0%” per il 2015 dopo la crescita del 7,4% nel 2014, la più lenta degli ultimi 24 anni.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.