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Oro sotto i 1.950 dollari; attesi dati sull'IPC USA

Pubblicato 14.11.2023, 06:46
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Investing.com - I prezzi dell’oro sono scesi al di sotto dei livelli chiave negli scambi asiatici di martedì, mentre i trader si sono orientati verso il dollaro prima dei dati sull’inflazione statunitense attesi in giornata, che dovrebbero determinare il percorso dei tassi di interesse.

Il metallo giallo è stato oggetto di pesanti prese di profitto nelle ultime due settimane, che hanno spinto i prezzi a un minimo di oltre tre settimane, mentre la prospettiva di tassi statunitensi più alti e più a lungo smorzava le prospettive dell’oro.

L’oro spot è sceso dello 0,1% a 1.944,71 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro con scadenza a dicembre sono scesi dello 0,1% a 1.948,25 dollari l’oncia alle 00:32 ET (05:32 GMT).

IPC USA in primo piano, dollaro e rendimenti in rialzo

I prezzi dell’oro sono stati messi sotto pressione dalla forza del dollaro e dei Treasury mentre i mercati si sono mantenuti principalmente su asset sensibili ai tassi in vista dei dati chiave sull’IPC previsti più tardi nella giornata.

La lettura dovrebbe mostrare un certo raffreddamento dell’inflazione nel mese di ottobre, dopo che l’inflazione è salita oltre le aspettative negli ultimi due mesi. La lettura arriva anche poco dopo che una serie di funzionari della Federal Reserve ha avvertito che un’inflazione persistente potrebbe dare alla banca un maggiore impulso ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse.

Si prevede che i tassi più alti per un lungo periodo di tempo possano mettere sotto pressione l’oro, dato che aumentano il costo opportunità di investire in lingotti. Questo scambio ha penalizzato l’oro nel corso dell’ultimo anno e ha reso le sue prospettive decisamente incerte.

Tuttavia, le aspettative di un rallentamento dell’economia globale hanno mantenuto vivi alcuni offerenti per il metallo giallo. I dati previsti in giornata potrebbero mostrare che la zona euro è entrata in recessione tecnica nel terzo trimestre.

Anche la guerra in corso tra Israele e Hamas dovrebbe alimentare la domanda di oro come bene rifugio, sebbene nelle ultime due settimane gli operatori abbiano iniziato a valutare un premio al rischio molto più basso per il metallo giallo.

Rame sotto pressione per i dati cinesi deboli

Tra i metalli industriali, i prezzi del rame sono scesi martedì, a causa della continua pressione esercitata dai dati economici deboli cinesi.

I future del rame con scadenza dicembre è sceso dello 0,3% a 3,6603 dollari la libbra.

La Cina, il più grande importatore di rame al mondo, ha registrato un forte calo nei nuovi prestiti a ottobre, come hanno mostrato i dati di lunedì. La lettura ha indicato che i livelli di liquidità nel paese stanno diminuendo nonostante le recenti misure di stimolo del governo.

Questa settimana sono previsti altri dati economici dal Paese: in agenda per mercoledì produzione industriale, vendite al dettaglio e investimenti fixed asset.

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