Investing.com - Il prezzo dell’oro resta vicino al massimo delle ultime due settimane questo mercoledì, dal momento che le aspettative che la Federal Reserve possa decidere di non alzare i tassi di interesse prima del prossimo anno continuano a pesare sul dollaro.
I futures dell’oro USA con consegna a dicembre si attestano a 1.147,4 dollari l’oncia, dopo aver segnato precedentemente il massimo di 1.152,7 dollari.
L’oro ha subito un’impennata ieri, chiudendo la seduta su dello 0,76% dopo i dati che hanno mostrato che il deficit commerciale USA è salito al massimo di cinque mesi ad agosto per via del calo delle esportazioni.
Il Dipartimento per il Commercio ha riportato che il deficit commerciale è aumentato del 15,6% a 48,3 miliardi di dollari dai 41,9 miliardi di luglio.
Il calo del prezzo del greggio ed il dollaro forte pesano sulle esportazioni statunitensi ed i dati hanno scatenato i timori che l’economia possa perdere lo slancio nel terzo trimestre.
Il dollaro è andato sotto pressione dopo il report di venerdì sull’occupazione USA per il mese di settembre risultato inaspettatamente deludente, report che fa temere che l’indebolimento della crescita economica globale possa aver coinvolto anche l’economia statunitense.
I dati deludenti hanno spinto gli operatori dei mercati a rinviare le aspettative sulla tempistica di un primo aumento dei tassi da parte della Fed all’inizio del 2016.
L’oro beneficerebbe di un rinvio dell’aumento dei tassi di interesse statunitensi, dal momento che il metallo prezioso fatica a competere con gli investimenti ad alto rendimento. I tassi di interesse alti sosterrebbero il dollaro, rendendo l’oro - valutato in dollari - più costoso per i titolari di altre valute.
Il Fondo Monetario Internazionale ieri ha abbassato le previsioni di crescita globale per la seconda volta quest’anno, spiegando che il calo della crescita in Cina e le oscillazioni che continuano a registrarsi sul mercato delle materie prime aumentano i rischi ribassisti per la crescita.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a dicembre scendono dello 0,56% a 15,89 dollari l’oncia troy, ma restano vicini al massimo di tre mesi di 15,99 dollari, mentre il rame con consegna a dicembre sale dello 0,74% a 2,373 dollari la libbra.