Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane stabile questo lunedì, incapace di superare il livello di 1.300 dollari, mentre gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Federal Reserve questa settimana e il nuovo round di trattative tra USA e Cina.
I future dell’oro con consegna a febbraio sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 25 centesimi, o dello 0,02%, a 1.297,85 dollari l’oncia troy, sotto la soglia psicologica di 1.300 dollari dopo aver toccato precedentemente i 1.303,75 dollari. L’ultima volta che l’oro è riuscito a chiudere sopra i 1.300 dollari è stato il 14 giugno.
La Fed concluderà i due giorni di vertice sulla politica monetaria mercoledì e dovrebbe lasciare i tassi invariati dopo averli alzati a dicembre per la quarta volta nel 2018. La banca centrale USA ha reso noto che alzerà i tassi due volte quest’anno, ma alcuni funzionari hanno dichiarato che saranno pazienti e cauti con gli aumenti in quanto crescono i rischi per l’economia statunitense.
I tassi di interesse alti di solito pesano sulla domanda dell’oro, che non sopporta gli interessi, rispetto ad investimenti ad alto rendimento.
Nel frattempo, le trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina saranno al centro dell’attenzione quest’anno, nel tentativo di raggiungere un accordo prima della scadenza del 1° marzo. Il Vice Premier cinese Liu He si recherà negli Stati Uniti per le trattative che si terranno mercoledì e giovedì.
Il Presidente USA Donald Trump ha minacciato di procedere con nuovi dazi sulle importazioni cinesi se non si dovesse raggiungere un accordo entro il 1° marzo.
“Sebbene il raggiungimento di un accordo sia ancora difficoltoso, le parti hanno pochi interessi ad inasprire le tensioni”, spiega Tai Hui, esperto di strategie dei mercati per l’Asia Pacifica di J.P Morgan Asset Management ad Hong Kong, in una nota. “I mercati si aspetteranno almeno un’estensione della tregua degli aumenti dei dazi oltre i primi di marzo, mentre le due parti lavoreranno sulle questioni più spinose”.
I funzionari statunitensi hanno reso delle valutazioni differenti sullo stato delle trattative. Il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin ha affermato che le parti stanno “facendo molti progressi”, mentre il Segretario al Commercio Wilbur Ross ha riferito alla CNBC che ci sono ancora “miglia e miglia” da percorrere prima di raggiungere un’intesa con la Cina.
Intanto, i future dell’argento scendono dello 0,42% a 15,633 dollari l’oncia troy alle 9:40 ET (14:40 GMT).
I future del palladio sono in calo dell’1,83% a 1.295,70 dollari l’oncia, mentre il platino scende dello 0,72% a 812,40 dollari.
Tra le materie prime, il rame segna -1,36% a 2,692 dollari la libbra.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters