REGGIO EMILIA (Reuters) - La "best option" al momento per l'apertura del nuovo ponte che rimpiazzerà il viadotto Morandi, crollato a Genova lo scorso 14 agosto, resta aprile del 2020, anche se la demolizione delle pile 10 e 11 relative al moncone est sono in ritardo di due-tre settimane rispetto a quanto previsto.
E' quanto ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, commissario straordinario per la ricostruzione, parlando a margine dell'assemblea Iren (MI:IREE) sul bilancio 2018.
"Relativamente alla demolizione, in questi giorni decideremo la data dell'esplosione per le pile 10 e 11. La demolizione ha subito qualche ritardo, però la costruzione è in linea con il piano e, siccome le due cose vanno in parallelo, alla fine quello che determinerà il risultato finale sarà la costruzione e per ora siamo ancora in piano ad avere il ponte pronto per aprile 2020", ha spiegato il sindaco.
"La best option è ancora quella e spero che lo sarà per sempre", ha aggiunto.
"La demolizione è in ritardo di un due-tre settimane, ma stiamo correndo alla grande", ha concluso Bucci.
Il crollo del viadotto ha provocato la morte di 43 persone e il governo ha deciso di escludere dalla ricostruzione la concessionaria Autostrade per l'Italia, società del gruppo Atlantia (MI:ATL).
(Giancarlo Navach)