LONDRA (Reuters) - Il Brent, il contratto di riferimento per il mercato petrolifero mondiale, si è attestato sopra i 94 dollari il barile, con gli investitori concentrati sulla prospettiva di un aumento del deficit di offerta nel quarto trimestre, dopo che l'Arabia Saudita e la Russia hanno esteso i tagli alle forniture.
Intorno alle ore 13,10 italiane, i futures sul Brent guadagnano 61 centesimi a 94,54 dollari il barile, mentre i futures del West Texas Intermediate statunitense scambiano in rialzo di 76 centesimi a 91,53 dollari il barile.
Il Brent e il WTI scambiano in rialzo da tre settimane, toccando i massimi da novembre e impostati verso i maggiori aumenti trimestrali dall'invasione della Russia in Ucraina nel primo trimestre del 2022.
La Cina, considerata il motore della crescita della domanda di petrolio, rimane forse il rischio maggiore a causa della lenta ripresa economica post-pandemia.
Tuttavia, una serie di misure di stimolo e il boom dei viaggi estivi hanno aiutato la produzione industriale e la spesa dei consumatori a rimbalzare il mese scorso e le raffinerie cinesi hanno aumentato la produzione, grazie ai forti margini di esportazione.
Occhi puntati questa settimana anche sulle banche centrali, con la decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, in aggiunta ad attesi dati economici cinesi.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)