LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in forte rialzo, con gli scontri militari tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas che fomentano i timori di un conflitto più ampio in Medio Oriente.
** Intorno alle 11,30, il Brent è in rialzo di 2,21 dollari, o del 2,6%, a 86,79 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense è a 85,17 dollari al barile, in rialzo di 2,38 dollari o di quasi il 3%. Entrambi i benchmark sono saliti di oltre 4 dollari al barile nella prima parte della seduta.
** Sabato Hamas ha lanciato il più grande attacco militare contro Israele degli ultimi decenni, scatenando un'ondata di attacchi aerei israeliani di rappresaglia su Gaza.
** Lo scoppio delle violenze minaccia di far deragliare gli sforzi statunitensi per mediare un riavvicinamento tra Arabia Saudita e Israele, in cui i sauditi normalizzerebbero i legami con Israele in cambio di un accordo di difesa tra Washington e Riyadh.
** Secondo indiscrezioni stampa, funzionari sauditi venerdì hanno detto alla Casa Bianca di essere disposti ad aumentare la produzione l'anno prossimo come parte dell'accordo proposto con Israele. Riyadh e Mosca hanno concordato un taglio volontario combinato di 1,3 milioni di barili al giorno (bpd) fino alla fine del 2023.
** La domanda è quanto durerà questo rally del petrolio, sottolineano gli analisti di Citi. "Il tempismo è tutto e gli attentati quasi certamente rinviano qualsiasi riavvicinamento saudita-israeliano, insieme a qualsiasi aspettativa ad alta probabilità che l'Arabia Saudita riduca o elimini il suo taglio extra di 1 milione di bpd se i prezzi riprenderanno il recente calo".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)