Investing.com - I futures del rame oscillano tra lievi rialzi e ribassi questo martedì, gli investitori valutano le possibilità di un accordo per aumentare il tetto massimo del debito ed evitare un default prima della scadenza del 17 ottobre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a dicembre sono stati scambiati a 3,293 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,3%.
I prezzi del rame sono rimasti nel range tra 3,288
dollari la libbra, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 3,307 dollari la libbra.
Il contratto di dicembre è sceso ieri dell’1,04% a 3,303 dollari la libbra.
Supporto a 3,227 dollari la libbra, il minimo dell’11 ottobre e resistenza a 3,321 dollari la libbra, massimo dell’8 ottobre.
Il Leader della Maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato lunedì che sono stati fatti “progressi incredibili” verso un accordo, alimentando le speranze che verrà trovato un compromesso.
Se non sarà trovato un accordo sul tetto del debito non sarà raggiunto prima della scadenza di giovedì, gli USA potrebbero dover affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Tuttavia, qualsiasi accordo dovrà essere approvato dalla Camera dei Rappresentati Statunitensi, dopve il Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere un voto o chiedere tagli alle spese federali.
Sotto la lente degli investitori anche i dialoghi che riguardano il programma nucleare iraniano. I diplomatici delle nazioni occidentali incontreranno le controparti iraniane a Ginevra per due giorni di colloqui, che potrebbero portare al calo delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio della nazione Medio Orientale.
Secondo i dati dell’Amministrazione Generale Cinese delle Dogane, le consegne di rame hanno toccato il massimo di 18 mesi di 457.847 tonnellate metriche a settembre, in aumento del 18% rispetto alle importazioni di rame nel mese precedente.
Le importazioni di rame nel terzo trimestre sono salite del 21,4% contro il trimestre precedente di 1,26 milioni di tonnellate secondo i dati delle dogane.
I traders del rame attendono una serie di dati economici cinesi nel corso della settimana, tra cui il report sul PIL, sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è sceso dell’1,7% a 1.255,00 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre è sceso del 3,2% a 20,67 dollari l’oncia troy.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a dicembre sono stati scambiati a 3,293 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,3%.
I prezzi del rame sono rimasti nel range tra 3,288
dollari la libbra, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 3,307 dollari la libbra.
Il contratto di dicembre è sceso ieri dell’1,04% a 3,303 dollari la libbra.
Supporto a 3,227 dollari la libbra, il minimo dell’11 ottobre e resistenza a 3,321 dollari la libbra, massimo dell’8 ottobre.
Il Leader della Maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato lunedì che sono stati fatti “progressi incredibili” verso un accordo, alimentando le speranze che verrà trovato un compromesso.
Se non sarà trovato un accordo sul tetto del debito non sarà raggiunto prima della scadenza di giovedì, gli USA potrebbero dover affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Tuttavia, qualsiasi accordo dovrà essere approvato dalla Camera dei Rappresentati Statunitensi, dopve il Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere un voto o chiedere tagli alle spese federali.
Sotto la lente degli investitori anche i dialoghi che riguardano il programma nucleare iraniano. I diplomatici delle nazioni occidentali incontreranno le controparti iraniane a Ginevra per due giorni di colloqui, che potrebbero portare al calo delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio della nazione Medio Orientale.
Secondo i dati dell’Amministrazione Generale Cinese delle Dogane, le consegne di rame hanno toccato il massimo di 18 mesi di 457.847 tonnellate metriche a settembre, in aumento del 18% rispetto alle importazioni di rame nel mese precedente.
Le importazioni di rame nel terzo trimestre sono salite del 21,4% contro il trimestre precedente di 1,26 milioni di tonnellate secondo i dati delle dogane.
I traders del rame attendono una serie di dati economici cinesi nel corso della settimana, tra cui il report sul PIL, sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è sceso dell’1,7% a 1.255,00 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre è sceso del 3,2% a 20,67 dollari l’oncia troy.