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Rame in calo, delude l’indice PMI cinese

Pubblicato 02.02.2015, 09:53
© Reuters.  Il rame scende tra i timori per la crescita economica globale
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Investing.com - Il prezzo del rame scende questo lunedì, dopo i dati che hanno mostrato una contrazione dell’attività del settore manifatturiero cinese a gennaio, alimentando i timori per il calo della domanda.

La Cina è il principale consumatore mondiale di rame ed i dati sul settore manifatturiero sono considerati degli indicatori della domanda futura.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo scende di 0,2 centesimi, o dello 0,07%, a 2,493 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea. Il prezzo è rimasto in un range stretto che va da 2,465 a 2,516 dollari.
Supporto a 2,429 dollari, il minimo dal 30 gennaio e resistenza a 2,543 dollari, il massimo dal 27 gennaio.

Venerdì, il rame ha subito un’impennata di 4,3 centesimi, o dell’1,75%, a 2,494 dollari la libbra.

Il metallo rosso è crollato di 33,1 centesimi, o dell’11,72% a gennaio, per via dei timori per le prospettive economiche globali ed il loro impatto sulla richiesta futura di rame che hanno influito sull’appeal della materia prima.

Stamane i dati hanno mostrato che l’indice finale HSBC dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso a 49,7 a gennaio dalla lettura preliminare di 49,8. Gli analisti avevano previsto una lettura invariata.

I dati governativi rilasciati nel corso del fine settimana hanno rivelato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso al minimo di due anni di 49,8 a gennaio, al di sotto del dato previsto di 50,2 e in calo da 50,1 di dicembre.

L’indice ha subito una contrazione per la prima volta dal settembre 2012, aumentando la pressione sui policymaker perché introducano ulteriori stimoli all’economia ormai precaria.

La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.

Intanto, negli Stati Uniti, i dati ufficiali di venerdì hanno mostrato che l’economia è cresciuta del 2,6% nel quarto trimestre, al di sotto del previsto aumento del 3,0% e in calo dal 5,0% del trimestre precedente.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno il report sui redditi e le spese personali, mentre i traders attendono ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia. L’Institute of Supply Management rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.

Sul Comex, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono di 2,80 dollari, o dello 0,22% a 1.276,40 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo sono in calo di 15,8 centesimi, o dello 0,92%, a 17,05 dollari l’oncia.

Intanto, gli investitori restano cauti per via della situazione in Grecia, da quando il nuovo governo greco ha dichiarato che non coopererà con i creditori internazionali e che non ha intenzione di prolungare il programma di salvataggio che terminerà il 28 febbraio, riaccendendo i timori per il futuro della Grecia nella zona euro.

Il rendimento dei bond governativi a 10 anni della Grecia continua ad oscillare al di sopra dell’11% (rendimento Titoli di Stato Grecia a 10 Anni). Prima delle elezioni, il rendimento dei titoli a 10 anni era inferiore al 9%.

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