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Rame in calo; si teme che l’economia cinese riduca la richiesta

Pubblicato 21.01.2014, 11:14
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Investing.com - I futures del rame sono in calo al minimo di una settimana questo martedì, tra le speculazioni che il calo dell’economia cinese possa portare a una diminuzione della richiesta del metallo industriale. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a marzo sono scambiati a 3,327 dollari la libbra negli scambi europei del mattino, in calo dello 0,5%.

I prezzi Comex del rame oggi sono scesi al minimo della seduta di 3,320 dollari la libbra, il minimo dal 15 gennaio.

Il contratto di marzo venerdì è salito dello 0,06% a 3,344 dollari la libbra. Supporto a 3,326 dollari la libbra, il minimo dal 17 gennaio e resistenza a 3,364 dollari la libbra, il massimo dal 17 gennaio.

Ieri il Comex è rimasto chiuso per il Martin Luther King Jr. Day. Le transazioni di ieri saranno unite agli scambi di oggi per procedure di organizzazione interne.

I dati di ieri hanno mostrato una crescita dell’economia cinese del 7,7% nel quarto trimestre, in calo dal 7,8% del trimestre conclusosi a settembre.

Un secondo report ha mostrato che la produzione industriale in Cina è cresciuta al tasso annuo del 9,7% a dicembre, rispetto al previsto 9,8%, dopo essere salito del 10% il mese precedente.

Il prossimo report economico cinese sarà l’indice preliminare HSBC dei direttori acquisti per gennaio, previsto per giovedì.

I dati della Commissione Statunitense per le materie prime e i futures rilasciati venerdì hanno mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno abbassato le previsioni rialziste per i futures del rame per la settimana conclusasi il 14 gennaio.

Le posizioni lunghe nette ammontano a 25.664 contratti per la scorsa settimana, rispetto ai 35.029 della settimana precedente.

Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è in calo dello 0,3% a 1.248,00 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è crollato dell’1,1% a 20,08 dollari l’oncia troy.

I prezzi dell’oro e dell’argento sono andati sotto pressione tra le speculazioni che la Federal Reserve possa effettuare un’ulteriore riduzione del programma di stimolo durante il vertice di politica monetaria della prossima settimana.

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