L'analisi di UBS indica una diminuzione del premio di rischio per il gas europeo, poiché la fornitura stabile dalla Russia ha portato a un calo dei futures TTF sotto i €45/MWh, in ribasso rispetto ai picchi invernali precedenti di €49/MWh.
Nonostante le continue incertezze sulle esportazioni di gas russo via tubo verso l'Europa, il mercato ha mostrato resilienza con prezzi che dovrebbero oscillare nella fascia bassa e media dei €40 per il resto della stagione invernale.
I livelli di stoccaggio del gas europeo si sono allineati alla media quinquennale, attestandosi all'81% o 84 miliardi di metri cubi (bcm) al 10 dicembre, sebbene questo sia il 10% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il tasso di prelievi netti è aumentato, superando sia le cifre dell'anno scorso che la media quinquennale, attribuito alle temperature più fredde e a un rallentamento delle importazioni di GNL. Le proiezioni suggeriscono che lo stoccaggio potrebbe concludere questo inverno nella fascia bassa del 40%, che è il 15% al di sotto dei livelli di quest'anno ma l'8% sopra la media quinquennale.
A novembre, la domanda di gas in Europa ha registrato un aumento del 3% su base annua a 35bcm, principalmente a causa del clima più freddo, ma è rimasta del 16% al di sotto della media per gli anni 2017-2021. Il settore energetico ha sperimentato un aumento dell'uso del gas a causa della minore generazione eolica e delle temperature ridotte.
Inoltre, la domanda industriale nei cinque principali paesi consumatori dell'UE è aumentata del 15% su base mensile, sebbene fosse ancora inferiore rispetto all'anno precedente e alla media triennale.
Le importazioni di gas via tubo in Europa sono rimaste relativamente invariate su base mensile e annuale a novembre, con i dati di UBS Evidence Lab che mostrano un totale di 16,3bcm. Le forniture norvegesi sono rimaste stabili rispetto al mese precedente ma hanno registrato una diminuzione su base annua a causa di interruzioni non pianificate.
Le importazioni di gas russo hanno subito un leggero calo del 5% su base mensile, equivalente a 0,1bcm, in mezzo a una disputa contrattuale tra OMV e Gazprom. Tuttavia, le importazioni attraverso altre rotte sono rimaste stabili, con solo una riduzione dell'1% su base mensile a 3,9bcm.
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