Martedì Benchmark ha alzato l'obiettivo di prezzo per Spotify (NYSE:SPOT) Technology SA (NYSE:SPOT), un servizio leader di streaming musicale, a 405 dollari dal precedente obiettivo di 325 dollari, mantenendo un rating Buy sul titolo. L'aggiustamento riflette il previsto aumento delle entrate a seguito della decisione della società di aumentare i prezzi dei suoi piani premium statunitensi.
L'analista di Benchmark prevede un aumento delle entrate premium per gli anni fiscali 2024 e 2025, con stime ora fissate rispettivamente a 13,96 e 16,23 miliardi di euro. Questa proiezione si basa sull'attuale mix di abbonamenti nel mercato statunitense, che comprende piani individuali, duo, familiari e per studenti, e non tiene conto di una potenziale diminuzione del numero di abbonati dovuta all'aumento dei prezzi.
Oltre alle previsioni sui ricavi, l'analista prevede un significativo miglioramento dell'utile operativo di Spotify per gli stessi periodi. L'utile operativo GAAP stimato dovrebbe aumentare del 13% nel 2024 a 1,17 miliardi di euro e del 20% nel 2025 a 1,89 miliardi di euro. Questa crescita degli utili è attribuita al pieno impatto degli aumenti di prezzo, che dovrebbero contribuire alla leva operativa dell'azienda su base annua.
L'obiettivo di prezzo rivisto si basa sull'ipotesi che non ci saranno modifiche alla remunerazione basata sulle azioni (SBC) e che gli aumenti di prezzo non influiranno direttamente sui margini lordi (GM). Tuttavia, si prevede un modesto beneficio sul margine lordo grazie a un leggero spostamento verso un mix più elevato di abbonamenti premium.
La decisione di Benchmark di ribadire il rating Buy e di aumentare l'obiettivo di prezzo per Spotify si basa sull'analisi finanziaria dettagliata e sulle aspettative di performance della società dopo l'implementazione degli aumenti di prezzo dei piani premium nel mercato statunitense.
In altre notizie recenti, Spotify Technology SA è stata oggetto di molteplici note degli analisti e di sviluppi significativi. Canaccord Genuity ha mantenuto un outlook positivo su Spotify, citando l'impegno della società ad aumentare la redditività attraverso modifiche dei prezzi ed efficienze operative. Gli ha fatto eco Evercore ISI, che ha sottolineato la decisione di Spotify di aumentare il prezzo del suo piano individuale negli Stati Uniti, potenzialmente in grado di aumentare i flussi di entrate.
Spotify ha fatto notizia anche per la sua mossa strategica di aumentare il costo dei suoi piani di abbonamento premium negli Stati Uniti. Questa mossa fa parte di uno sforzo continuo per migliorare i margini e la redditività. Contemporaneamente, l'azienda ha ridotto attivamente i costi operativi, attuando anche dei licenziamenti.
Digital Music Europe, un gruppo che rappresenta le aziende di streaming audio tra cui Spotify, ha invitato la Commissione Europea a respingere la proposta di Apple volta a risolvere i problemi di antitrust nell'App Store. Spotify ha scelto di non partecipare allo schema proposto da Apple.
Infine, Citi ha reagito positivamente alla svolta strategica di Spotify, alzando significativamente l'obiettivo di prezzo delle azioni della società. L'azienda ha riconosciuto gli sforzi compiuti dalla società per diversificare il proprio modello di business e aumentare i flussi di entrate, ma ha anche espresso cautela riguardo alle proiezioni delle entrate future e alla sostenibilità dei tassi di crescita degli abbonati premium. Si tratta di sviluppi recenti che riflettono le iniziative strategiche e la posizione di mercato di Spotify.
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