Martedì CFRA, un'importante società di ricerche di mercato, ha alzato l'obiettivo di prezzo sulle azioni di Macy's (NYSE:M) a 19,00 dollari, rispetto ai precedenti 18,00 dollari, mantenendo un rating di Hold (mantenere) sul titolo.
L'adeguamento dell'obiettivo di prezzo riflette una valutazione di 7,2 volte le stime sugli utili per azione (EPS) dell'anno fiscale 2025 (che termina a gennaio), allineandosi alla media quinquennale del multiplo prezzo-utili (P/E) di Macy's di 7,0 volte.
La società ha anche aumentato le stime di EPS per Macy's, citando un aumento di 0,15 dollari per l'anno fiscale 2025 a 2,65 dollari e un aumento di 0,20 dollari per l'anno fiscale 2026 a 2,80 dollari.
Macy's ha recentemente riportato un EPS normalizzato di 0,27 dollari per il primo trimestre, rispetto agli 0,56 dollari dello stesso periodo dell'anno precedente, superando di 0,10 dollari le stime del consenso.
Il fatturato del trimestre è stato di 4,85 miliardi di dollari, leggermente superiore ai 4,98 miliardi di dollari previsti e 33 milioni di dollari in più rispetto alle stime del consenso.
La performance di Macy's per marchio ha mostrato risultati contrastanti nel primo trimestre. Le vendite comparabili dei negozi a marchio Macy's hanno registrato un leggero calo dello 0,4% rispetto all'anno precedente, mentre Bloomingdale's ha registrato un modesto aumento dello 0,3% e Blue Mercury un aumento più significativo del 4,3%.
Nonostante questi risultati diversi, il margine delle merci ha subito una compressione di 100 punti base rispetto all'anno precedente, a causa dell'aumento dei ribassi sui prodotti della stagione calda.
Il magazzino merci dell'azienda ha registrato un aumento dell'1,7% rispetto all'anno precedente, il che, secondo i dirigenti di Macy's, è ben posizionato per l'imminente stagione estiva.
Inoltre, Macy's ha rivisto le sue previsioni di vendita per l'intero anno, alzando leggermente la parte inferiore, e ha modificato la sua guidance per l'EPS portandola a 2,55-2,90 dollari.
Tuttavia, l'EPS rettificato è rimasto alla metà di quello di un anno fa, inducendo CFRA a considerare l'aumento della guidance quasi insignificante e a considerare le azioni come equamente valutate in questo momento.
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