Martedì Piper Sandler ha modificato le prospettive su Midland States Bancorp (NASDAQ:MSBI), riducendo l'obiettivo di prezzo a 24,50 dollari dai precedenti 26,00 dollari. L'azienda ha mantenuto un rating neutrale sul titolo. La rettifica fa seguito agli utili del primo trimestre di Midland States Bancorp, che hanno presentato una combinazione di indicatori finanziari positivi e negativi.
I ricavi netti pre-provvigione (PPNR) della società hanno superato le aspettative del 12% grazie all'aumento dei ricavi da commissioni di base e alla diminuzione delle spese operative. Tuttavia, ciò è stato controbilanciato da un aumento dei prestiti non performanti (NPL) e da un conseguente elevato accantonamento per perdite su prestiti (LLP). Inoltre, il margine di interesse netto (NIM) di Midland States Bancorp è stato inferiore alle aspettative, soprattutto a causa di storni di interessi.
Piper Sandler ha osservato che, sebbene si preveda un miglioramento delle attività non performanti (NPA) e degli oneri netti (NCO) in futuro, si prevede che la banca allinei il suo rapporto prezzo-utili (P/E) in avanti più strettamente con i suoi omologhi grazie agli sforzi di ottimizzazione del bilancio e al deflusso delle attività non-core. La posizione dell'azienda rimane neutrale, in quanto si sottolinea l'orizzonte temporale a lungo termine necessario a Midland States Bancorp per raggiungere una redditività paragonabile a quella dei suoi concorrenti e la necessità di un miglioramento costante del credito.
Inoltre, Piper Sandler ha rivisto al ribasso le stime sull'utile per azione (EPS) per il 2024, portandole a 2,80 dollari da 3,10 dollari, attribuendo questo cambiamento all'aumento del LLP e alla riduzione del reddito netto da interessi (NII) nel primo trimestre. Tuttavia, la previsione di EPS per il 2025 rimane a 3,05 dollari.
Il nuovo obiettivo di prezzo riflette un multiplo di 8,0 volte l'EPS stimato dell'azienda per il 2025, in calo rispetto al precedente multiplo di 8,5 volte, e continua a rappresentare uno sconto rispetto alla media del gruppo dei pari, pari a 8,7 volte, a causa delle previste sfide creditizie in corso dopo la performance del primo trimestre.
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