ExxonMobil (NYSE:XOM), produttore di energia con sede negli Stati Uniti, ha riferito di aver eseguito un programma pilota volto ad utilizzare l'energia dal gas in eccesso per alimentare gli impianti di crypto mining, con l'intenzione di espandere le sue operazioni in altri quattro paesi.
Secondo un rapporto di Bloomberg condiviso giovedì, ExxonMobil ha concluso un accordo con Crusoe Energy per utilizzare il gas in eccesso dei pozzi di petrolio presenti in Nord Dakota, allo scopo di alimentare i mining rig di Bitcoin (BTC). Il progetto, secondo quanto riferito, utilizza 18 milioni di piedi cubici di gas naturale al mese – circa lo 0,4% delle operazioni dichiarate dal gigante petrolifero nello stato – producendo 158 milioni di piedi cubici di gas naturale ogni giorno.
L'azienda, che ha lanciato il programma pilota a gennaio 2021, sta adesso valutando di espandersi in Nigeria, Argentina, Guyana e Germania, oltre a lanciare un progetto simile in Alaska. A febbraio Cointelegraph ha inoltre riferito che il competitor ConocoPhillips (NYSE:COP) stesse eseguendo un simile programma di vendita di gas in eccesso a miner di BTC.