Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo mercoledì, anche se il clima di incertezza politica negli Stati Uniti e le tensioni geopolitiche nel mondo continuano a dominare l’attenzione dei mercati.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,10% a 1,0720, staccandosi dal massimo di tre settimane di 1,0737 segnato nella notte.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile mentre proseguono le trattative commerciali tra Stati Uniti e Giappone: i mercati cercano di capire quale direzione potrebbe prendere la politica commerciale USA con il Presidente Donald Trump, che sta mostrando una posizione protezionista.
Sulla valuta statunitense pesano inoltre i timori per la Corea del Nord, che ha promesso di condurre nuovi test missilistici in seguito al fallimento del lancio di domenica.
Questa mattina, il Vice Presidente USA Mike Pence ha dichiarato che Washington collaborerà con gli alleati e la Cina per fare pressione dal punto di vista economico e diplomatico sulla Corea del Nord.
I mercati sono in fermento in vista del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, in agenda domenica 23 aprile. La corsa all’Eliseo si è inasprita dopo la notizia che il candidato di estrema sinistra Jean-Luc Melenchon, che vorrebbe indire un referendum sull’appartenenza all’Unione Europea, è schizzato nei sondaggi.
La coppia GBP/USD è stabile a 1,2851 dopo aver segnato il massimo di sei mesi di 1,2904 ieri, quando il Primo Ministro britannico Theresa May ha indetto elezioni anticipate per l’8 giugno.
Gli analisti prevedono che la May vinca le elezioni con una larga maggioranza, assicurando così la sua posizione in vista delle trattative con l’Unione Europea sui termini della Brexit.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,55% a 109,03, mentre la coppia USD/CHF sale dello 0,09% a 0,9973.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono deboli, con il cambio AUD/USD giù dello 0,48% a 0,7524 e la coppia NZD/USD in calo dello 0,40% a 0,7015.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,37% a 1,3432.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,16% a 99,57, staccandosi dal minimo di tre settimane della seduta precedente di 99,36.