MILANO (Reuters) - Chiusura negativa per il mercato obbligazionario italiano, che sconta l'appuntamento con l'offerta a medio lungo in agenda domani e cancella i guadagni messi a segno dopo l'affermazione al primo turno delle presidenziali francesi del candidato centrista Emmanuel Macron.
** I sondaggi continuano a indicare l'ex ministro dell'Economia in vantaggio di una ventina di punti percentuali sulla leader di estrema destra anti-euro Marine Le Pen al ballottaggio del 7 maggio.
** Il passaggio elettorale resta molto delicato e l'Italia continua a essere percepita come estremamemente vulnerabile, esposta a eventuali turbolenze di mercato che una deriva antieuropeista a Parigi potrebbe innescare, visto l'alto debito pubblico, la crescita debole e un governo con margini di manovra molto limitati.
** Sulla carta italiana pesa inoltre la tornata di aste a medio lungo in agenda domani, quando il Tesoro metterà a disposizione fino a 8,75 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e nel nuovo Ccteu ottobre 2024. Quest'ultimo, offerto per 3-3,5 miliardi, sul mercato grigio in chiusura passa di mano a 99,328, per un rendimento di 0,67%.
** Attorno alle 17,15 il decennale italiano giugno 2027 (tra i titoli in asta domani), offre un rendimento di 2,31% da 2,26% di ieri sera, risalendo oltre i livelli di venerdì (2,28%), prima del responso delle urne in Francia. Lunedì, sull'euforia post voto, era sceso fino a 2,15%, minimo dal 2 marzo.
** Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si allarga a 197 punti base dai 189 del finale di seduta di ieri. Lunedì, sui risultati delle presidenziali, si era stretto fino a 180 punti base, minimo dal 6 marzo.
** Si allarga in misura più contenuta anche lo spread Spagna/Germania, che sale di 5 punti a quota 134. Il differenziale Francia/Germania aumenta a 48 punti base da 45 della chiusura, sebbene resti molto sotto il picco pre-voto a 63 centesimi.
** Sale a 63 punti base lo spread Italia/Spagna, ieri sera in area 61 centesimi, a segnale di come Roma sia considerata più rischiosa di Madrid agli occhi degli investitori.
** Sul mercato si respira una certa prudenza in vista del consiglio di politica monetaria della Bce in agenda domani: sono esclusi annunci su tassi e Qe, ma verrà monitorata con attenzione la retorica del presidente Mario Draghi.
** Ieri tre fonti vicine al consiglio direttivo hanno spiegato a Reuters che molti membri del consiglio vedono margini per dare a giugno un piccolo segnale in direzione di una riduzione dello stimolo monetario.