Di Ambar Warrick
Investing.com - La spesa al dettaglio australiana è cresciuta più del previsto a gennaio dopo il brusco calo del mese precedente, come hanno mostrato i dati di martedì, anche se i venti contrari dovuti all’alta inflazione e all’aumento dei tassi di interesse hanno ancora pesato.
Le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,9% a gennaio rispetto al mese precedente, raggiungendo i 35,09 miliardi di dollari australiani (1 dollaro australiano = 0,6744 dollari), secondo i dati dell’Australian Bureau of Statistics (ABS). La lettura è stata superiore alle aspettative dell’1,5% e al calo del 4% registrato a dicembre.
La forte lettura è stata guidata in gran parte dalle industrie non alimentari che hanno recuperato nettamente il calo del mese precedente. Ma anche i ristoranti e i caffè hanno registrato un forte rimbalzo delle vendite, grazie a una serie di eventi culturali nel corso del mese.
Tuttavia, le vendite di gennaio sono rimaste sostanzialmente in linea con i livelli registrati negli ultimi cinque mesi, indicando che la crescita si è stabilizzata. L’ABS ha osservato che l’inflazione elevata e la crescente popolarità dell’evento di shopping del Black Friday a novembre hanno in qualche modo modificato le tendenze di spesa dei consumatori.
Le vendite al dettaglio sono crollate a dicembre dopo il forte aumento del mese precedente, in quanto i consumatori hanno approfittato degli sconti del Black Friday di novembre.
Ma la spesa al dettaglio è rimasta relativamente contenuta negli ultimi mesi, in un contesto di peggioramento del sentimento dei consumatori e di crescita del costo della vita.
L’inflazione australiana è salita a dicembre a un massimo di oltre 30 anni e si prevede che rimarrà elevato nei prossimi mesi. Questo ha spinto la Reserve Bank ad adottare una prospettiva più favorevole al rialzo dei tassi di interesse, che si prevede aumenterà ulteriormente la prossima settimana.
Questi due fattori hanno pesato molto sui consumatori australiani negli ultimi mesi e si prevede che influenzeranno anche la crescita economica nei prossimi mesi.
Tuttavia, i segnali di una certa ripresa della spesa al dettaglio danno alla RBA un margine maggiore per continuare ad aumentare i tassi di interesse. La banca centrale ha segnalato che manterrà questa posizione aggressiva fino a quando l’inflazione non tornerà nella sua fascia obiettivo, anche se questo scenario potrebbe non essere possibile fino al 2025.