21 novembre (Reuters) - Le maggior parte delle borse dell'area Asia-Pacifico hanno rimbalzato oggi, sospinte dal buon andamento dell'economia Usa e dalla ripresa dello yen, rafforzatosi dopo che ieri il ministro dell'economia ha detto che il deprezzamento della valuta nipponica contro il dollaro era stata troppo rapida.
Intorno alle 8,25 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico (MIAPJ0000PUS), che non comprende Tokyo, guadagna 1,58%, a 472,77 punti. L'indice giapponese Nikkei (N225) ha chiuso invece a +0,33%, a 17.357,51 punti.
La borsa australiana si è mossa in controtendenza (AXJO) e ha chiuso in lieve perdita dopo aver toccato il minimo delle ultime cinque settimane. L'indice ha chiuso in negativo per la quinta sessione consecutiva e viene scambiato ai prezzi di fine 2013.
I mercati cinesi hanno rimbalzato dopo la settimana di prese di profitto durante la quale gli investitori hanno cercato di sfruttare
i rialzi che erano stati provocati dall'entusiasmo per la prima settimana di unificazione dei listini di Honk Kong e cinesi.
Il mercato azionario dell'ex colonia britannica segna un rialzo minimo dopo quattro sedute negative; praticamente piatto l'indice delle maggiori aziende cinesi quotate a Shanghai e Shenzhen.
SEUL (KS11) ha chiuso in recupero su ieri, +0,30%, sull'onda dei buoni dati sull'economia Usa diffusi ieri e della ripresa dello yen. La moneta locale, il won, ha recuperato in sintonia dopo che ieri ha toccato i minimi da 15 mesi.
TAIWAN (TWII) è rimasta piatta: nella seduta hanno brillato solo in titoli dHon Haiai precision (TW:2317) Innoluxux (TW:3481) che hanno annunciato un progetto, da 2,8 miliardi di dollari, per un nuovo schermo piatto.
MUMBAI (BSESN) ha chiuso in rialzo ma rimane lontano dai massimi al contrario dell'indice (NSE) che ha raggiunto il massimo a 8.861,65 punti. I mercati sono stati sostenuti dal settore bancario dopo che Kotak Mahindra bank ha annunciato l'acquisto di Ing Vysya bank (NS:VYSA) per 2,4 miliardi di dollari.