LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo dai minimi del 2015 dopo le voci secondo cui l'Arabia Saudita potrebbe proporre un accordo con i membri non-Opec per riequilibrare il mercato il prossimo anno.
Secondo quanto riportato da un report della Energy Intelligence che cita come fonte un delegato senior dell'Opec, l'Arabia Saudita proporrà all'Opec un taglio della produzione di un milione di barili al giorno nel 2016.
Questo può avvenire però se i produttori che non fanno parte dell'Opec, come Russia, Messico, Oman e Kazakhstan si impegnano in un'azione comune, secondo il delegato.
I rappresentanti dell'Opec si stanno incontrando a Vienna per riunione che si terrà domani.
In seguito al report il ministro del petrolio dell'Iran si è affrettato a respingere la possibilità di limitare la produzione del paese quando saranno eliminate le sanzioni occidentali, mentre quello dell'Iraq si è detto disposto a discutere la proposta saudita.
Secondo fonti Opec e analisti la proposta saudita difficilmente potrà trovare un consenso in quanto l'Iraq sta cercando con fatica di pareggiare il proprio bilancio facendo anche leva sulla crescita della produzione, mentre l'Iran lamenta da tempo di avere perso quote di mercato in favore dei concorrenti durante gli anni di embargo
Intorno alle 12,50 italiane il contratto sul Brent per consegna gennaio guadagna 1,04 dollari a 43,54 dollari al barile.
La scadenza analoga del greggio Usa guadagna 69 centesimi a 40,63 dollari.