Investing.com - L'attività manifatturiera in Germania è scesa al livello più basso degli ultimi 3 anni a marzo, aumentando i timori per la principale economia della zona euro; lo dimostrano i dati ufficiali rilasciati oggi. .
In un rapporto, il gruppo di ricerche di mercato Markit, ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti è sceso di 2,1 punti, a un destagionalizzato 46, ad aprile, contro una lettura di 48,4 a marzo.
Gli analisti si aspettavano che l'indice salisse di 0,6 punti a 49,0 a marzo.
Una lettura sopra i 50,0 indica un'espansione del settore, al di sotto indica una contrazione.
Minori livelli di produzioni, ordini e occupazione significano che il PMI è sceso al livello più basso dal 2009.
I manifatturieri hanno riportato un calo netto e rapido nelle esportazioni, estendendo il periodo ad un calo di dieci mesi.
Visto il calo delle capacità, l’occupazione nel settore privato ha segnato dei cali per la prima volta negli ultimi 2 anni.
Il report ha mostrato che il settore dei servizi in Germania, è salito al massimo di due mesi ad aprile.
L’indice PMI preliminare del settore servizi è salito di mezzo punto a un destagionalizzato 52,6 dal 52,1 di marzo. Gli analisti si attendevano che l’indice salisse di 0,2 punti a 52,3.
Commentando la relazione, Tim Moore, economista senior di Markit ha affermato: “L’economia tedesca è stata sul filo del rasoio della recessione nel mese di aprile. La performance di produzione complessiva è stato la più debole dalla metà del 2009, poiché la contrazione delle esportazioni si è ripercossa attraverso il settore”.
Ha aggiunto inoltre che, “Un periodo prolungato di precarietà del mercato, insieme alla compressione in corso sul potere d’acquisto delle famiglie, ha ulteriormente diminuito la capacità del consumo interno di tenere in movimento la ripresa.”
A seguito della pubblicazione dei dati, l'euro è sceso contro il dollaro statunitense, con EUR/USD in calo dello 0,52% a 1,3149.
Nel frattempo, i mercati azionari europei segnano risultati negativi. L'indice EURO STOXX 50 ha segnato un crollo del 2%, il francese CAC 40 è sceso dell’1,8%, il FTSE 100 è sceso dell’1,15%, mentre in Germania il DAX ha segnato -1,9%.
In un rapporto, il gruppo di ricerche di mercato Markit, ha dichiarato che l’indice preliminare dei direttori degli acquisti è sceso di 2,1 punti, a un destagionalizzato 46, ad aprile, contro una lettura di 48,4 a marzo.
Gli analisti si aspettavano che l'indice salisse di 0,6 punti a 49,0 a marzo.
Una lettura sopra i 50,0 indica un'espansione del settore, al di sotto indica una contrazione.
Minori livelli di produzioni, ordini e occupazione significano che il PMI è sceso al livello più basso dal 2009.
I manifatturieri hanno riportato un calo netto e rapido nelle esportazioni, estendendo il periodo ad un calo di dieci mesi.
Visto il calo delle capacità, l’occupazione nel settore privato ha segnato dei cali per la prima volta negli ultimi 2 anni.
Il report ha mostrato che il settore dei servizi in Germania, è salito al massimo di due mesi ad aprile.
L’indice PMI preliminare del settore servizi è salito di mezzo punto a un destagionalizzato 52,6 dal 52,1 di marzo. Gli analisti si attendevano che l’indice salisse di 0,2 punti a 52,3.
Commentando la relazione, Tim Moore, economista senior di Markit ha affermato: “L’economia tedesca è stata sul filo del rasoio della recessione nel mese di aprile. La performance di produzione complessiva è stato la più debole dalla metà del 2009, poiché la contrazione delle esportazioni si è ripercossa attraverso il settore”.
Ha aggiunto inoltre che, “Un periodo prolungato di precarietà del mercato, insieme alla compressione in corso sul potere d’acquisto delle famiglie, ha ulteriormente diminuito la capacità del consumo interno di tenere in movimento la ripresa.”
A seguito della pubblicazione dei dati, l'euro è sceso contro il dollaro statunitense, con EUR/USD in calo dello 0,52% a 1,3149.
Nel frattempo, i mercati azionari europei segnano risultati negativi. L'indice EURO STOXX 50 ha segnato un crollo del 2%, il francese CAC 40 è sceso dell’1,8%, il FTSE 100 è sceso dell’1,15%, mentre in Germania il DAX ha segnato -1,9%.