FRANCOFORTE (Reuters) - L'economia tedesca rischia di ristagnare negli ultimi tre mesi dell'anno a causa del continuo indebolimento del mercato del lavoro e dell'incombere di possibili nuovi dazi.
Lo ha detto la banca centrale del Paese.
La maggiore economia d'Europa è cresciuta inaspettatamente, anche se solo dello 0,2%, nei tre mesi fino a settembre, ma la Bundesbank ha detto che è improbabile che questo continui, dato che la domanda dall'estero e gli investimenti rimangono deboli.
"Tutte le principali componenti della domanda offrono quindi attualmente pochi motivi per una sensibile ripresa a breve termine dell'economia tedesca", ha detto la Bundesbank nei suoi dati mensili.
Inoltre, ha avvertito che "le richieste politiche di nuove barriere tariffarie pongono nuovi considerevoli rischi per il commercio internazionale", riferendosi probabilmente alla posizione protezionistica del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che potrebbe colpire duramente l'economia tedesca orientata alle esportazioni.
Il quadro nazionale negativo contribuisce a spiegare il cambiamento della posizione della Bundesbank all'interno della Banca centrale europea, da un'attenzione alla lotta all'inflazione a un maggiore focus sulla stimolazione della crescita attraverso la riduzione dei costi di prestito.
L'elevata crescita dei salari, fino a poco tempo fa fonte di preoccupazione per una potenziale nuova accelerazione dell'inflazione, ha probabilmente raggiunto il picco massimo nel terzo trimestre, raggiungendo l'8,8% per i contratti collettivi, ed è ora probabilmente "sensibilmente inferiore", ha detto la Bundesbank.
"Alla luce della persistente debolezza economica e dei tassi d'inflazione significativamente più bassi, si prevede che le prossime trattative salariali porteranno ad accordi sensibilmente più bassi rispetto agli ultimi due anni", ha aggiunto la banca centrale.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)