Di Ambar Warrick
Investing.com - Le vendite al dettaglio giapponesi sono cresciute meno del previsto nel mese di ottobre, come mostrano i dati di martedì, in quanto l’aumento dell’inflazione, il rallentamento della crescita economica e il forte indebolimento dello yen hanno pesato sulla spesa dei consumatori.
Le vendite al dettaglio giapponesi sono cresciute del 4,3% rispetto all’anno precedente nel mese di ottobre, secondo i dati del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria. La lettura è stata inferiore alle attese di una crescita del 5% e al 4,8% di settembre.
I dati seguono una serie di letture economiche deboli per i mesi di ottobre e novembre, mentre l’economia giapponese si trova ad affrontare delle difficoltà sempre maggiori a causa dei livelli elevati di inflazione e dell’indebolimento di yen.
L’inflazione nella capitale del Paese è cresciuto più del previsto, raggiungendo un massimo di 40 anni a novembre e preannunciando un analogo aumento dell’inflazione a livello nazionale. Anche l’inflazione al consumo giapponese è salita ai massimi degli ultimi 40 anni a questa parte in ottobre, limitando fortemente la capacità di spesa dei consumatori locali.
Secondo quanto mostrano i dati recenti, l’economia giapponese si è inaspettatamente contratta nel terzo trimestre, mentre le letture preliminari di novembre hanno mostrato che questa tendenza è destinata a continuare nel quarto trimestre.
Quest’anno la terza economia mondiale ha dovuto fare i conti con l’aumento del costo delle importazioni di carburante e di generi alimentari, mentre la crescente spaccatura tra i tassi d’interesse locali e quelli statunitensi ha fatto sì che un numero crescente di operatori abbandonasse lo yen.
La moneta in difficoltà è in ribasso di quasi il 20% su base annua e in precedenza aveva toccato i minimi da 32 anni. Lo yen è salito dello 0,2% martedì, tra le speculazioni sul fatto che il peggioramento delle condizioni economiche potrebbe spingere Banca del Giappone ad alzare i tassi di interesse dai livelli ultra ridotti.
La lettura di martedì è di cattivo auspicio per l’economia giapponese, dato che la spesa al dettaglio è un motore fondamentale della crescita. Indica inoltre che le imprese giapponesi potrebbero dover fare i conti con un rallentamento delle vendite nel breve periodo, a causa del calo della domanda locale e internazionale.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,7% dopo i dati.