LONDRA (Reuters) - Le aziende nel settore inglese dei servizi sono cresciute più di quanto ci si aspettasse a maggio, dopo un crollo nei primi mesi del 2018, ma l'avvicinarsi della Brexit ha trattenuto molte imprese, come è emerso oggi da un'indagine.
L'indice IHS Markit/CIPS del settore dei servizi (PMI) a maggio ha raggiunto 54,0, il valore più alto in tre mesi, migliore della stima di 53,0 prevista da un'indagine Reuters tra economisti e più alta rispetto al 52,8 registrato ad aprile.
La lettura di maggio dimostra che l'economia nel suo insieme è sulla strada per crescere dello 0,3-0,4% nel periodo tra aprile e giugno, più velocemente dell'incremento dello 0,1% registrato nei primi tre mesi del 2018, secondo Markit.
In ogni caso, una parte della crescita è dovuta al fatto che le aziende che offrono servizi stanno recuperando lavoro dopo le forti nevicate di inizio 2018. Le nuove commesse sono cresciute a ritmi tra i più bassi da quando i cittadini britannici hanno deciso di lasciare l'Unione europea.
Il livello di fiducia delle imprese è diminuito per la terza volta negli ultimi quattro mesi e il numero di nuovi posti di lavoro è stato il secondo più basso da marzo 2017. La crescita è stata trattenuta dalla mancanza di candidati dotati delle capacità necessarie, secondo Markit.
L'economia britannica è passata dall'essere la più veloce tra quelle del G7 a essere la più lenta l'anno passato e si prevede che le incertezze su quel che significherà la Brexit influenzeranno la crescita di quest'anno.
L'indagine di Markit ha anche mostrato che i servizi hanno dovuto affrontare un'impennata dei costi dovuta a prezzi di carburante più alti e stipendi più elevati, ma l'aumento che le aziende hanno applicato ai propri prezzi è stato il più basso da giugno dell'anno scorso.
Oggi da due indagini è emerso che i consumatori britannici hanno incrementato le loro spese nel mese di maggio, un altro segnale che l'economia si sta riprendendo dal rallentamento della prima parte del 2018.