MILANO (Reuters) - La Commissione europea ha tagliato le stime di crescita per l'Italia di quest'anno e del prossimo, riducendo nel contempo anche le previsioni di deficit e debito per il biennio.
Bruxelles si allinea così agli altri enti previsori a proposito della crescita italiana per la quale anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di difficoltà nel centrare l'obiettivo dell'1% per quest'anno.
Nel presentare le stime di autunno, Bruxelles ha sottolineato come la conclusione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari abbia zavorrato il comparto edilizio nonostante ci sia stato un aumento degli investimenti in infrastrutture, sostenuto dai fondi Ue.
In particolare, l'esecutivo Ue vede la crescita di quest'anno assottigliarsi a 0,7% dallo 0,9% ipotizzato in maggio, del prossimo anno a 1% dal precedente 1,1% prevedendo per il 2026 un Pil in lieve accelerazione a +1,2%.
La crescita è vista accelerare l'anno prossimo e quello successivo, sostiene ancora Bruxelles, grazie all'aumento dei consumi e delle spese collegate ai fondi Ue.
A conferma del processo di disinflazione in corso in Italia, Bruxelles taglia anche le previsioni sulla dinamica dei prezzi per quest'anno grazie al calo dei prezzi dell'energia, portandole a 1,1% da 1,6% di maggio e lasciando invariate a 1,9% quelle per il prossimo anno. L'indice dei prezzi al consumo è visto poi di nuovo in calo nel 2026 a 1,7%.
Il graduale abbandono delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per le misure-tampone contro l'aumento dei prezzi dell'energia, dovrebbe ridurre in modo significativo il deficit nel 2024 con un ulteriore calo previsto anche nel 2025 e nel 2026.
La Commissione Ue vede il rapporto deficit/Pil del 2024 calare a 3,8% dal 4,4% stimato in maggio e nel 2025 scendere a 3,4% da 4,7%. Il deficit/Pil scenderà sotto il tetto Ue del 3% solo nel 2026, in linea con le ultime previsioni del governo.
Se il deficit cala, il debito aumenta anche se in misura leggermente inferiore alle stime di primavera.
"Il debito è visto in aumento fino al 139,3% del Pil nel 2026 (dal 134,8% del 2023), sulla scia dell'impatto ritardato delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie", scrive ancora Bruxelles nel capitolo dedicato all'Italia.
Il rapporto debito/Pil si attesterà quest'anno a 136,6% da 138,6% stimato in maggio, nel 2025 a 138,2% da 141,7% della scorsa primavera e nel 2026 è visto salire ancora a 139,3%.
(Sara Rossi, editing Stefano Bernabei)