Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito è salito più del previsto a dicembre, ma i timori per le pressioni deflazionarie persistono, secondo quanto emerge dai dati ufficiali di questo martedì.
Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico si legge che l’indice dei prezzi al consumo è salito ad un tasso destagionalizzato dello 0,2% il mese scorso, più dello 0,1% previsto ed in salita dallo 0,1% di novembre.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,1% a dicembre, in linea con le aspettative e dopo la lettura invariata del mese precedente.
Hanno contribuito all’aumento del tasso soprattutto i costi di trasporto, in particolare le tariffe aeree, e in grado minore il carburante. Le pressioni ribassiste derivanti dai prezzi degli alcolici e del tabacco, nonché degli alimenti e delle bevande non alcoliche, hanno in parte controbilanciato la crescita.
Il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney dovrà ora scrivere una lettera aperta al Cancelliere dello Scacchiere, George Osborn, dal momento che l’inflazione risulta inferiore di oltre un punto percentuale rispetto all’obiettivo del 2,0% fissato dalla banca centrale.
Di recente, i funzionari della Banca d’Inghilterra hanno reso noto che prevedono un’inflazione intorno allo zero per la maggior parte dell’anno, prima di tornare a crescere tra il 2016 e il 2017.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento ad un tasso destagionalizzato dell’1,4% il mese scorso, più dell’1,2% previsto ed in salita dall’1,2% di novembre.
L’indice dei prezzi al dettaglio è aumentato dell’1,2% a dicembre, più dell’1,1% previsto ed in salita dall’1,1% del mese precedente.
Dai dati è risultato inoltre che l’indice dei prezzi delle case è salito del 7,7% a novembre, ben al di sopra dell’aumento del 7,3% previsto e dopo il 7,0% segnato ad ottobre.
Il cambio GBP/USD è salito a 1,4329 da 1,4320 segnato prima della pubblicazione dei dati, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,7592 da 0,7600.
Intanto, i titoli azionari europei mantengono i guadagni. Il londinese FTSE 100 schizza dell’1,5%, l’EURO STOXX 50 balza dell’1,8%, il francese CAC 40 registra un’impennata del 2%, mentre il tedesco DAX segna +1,8%.