Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in calo nella mattinata di questo lunedì, con i mercati che hanno assorbito i dati sull’attività manifatturiera cinese che è aumentata al ritmo più basso degli ultimi 4 mesi a febbraio, ma è rimasta in territorio di espansione.
Gli investitori attendono inoltre l’esito delle elezioni Italiane.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 93,42 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,3% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono rimasti nel range stretto tra 92,97 dollari al barile, il minimo della giornata, ed il massimo della seduta di 93,57 dollari al barile. I prezzi Nymex sono scesi al minimo di 92,49 dollari al barile venerdì, il minimo dal 4 gennaio.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che l’indice HSBC sul PMI cinese è sceso al minimo di 4 mesi di mesi a febbraio, con un dato di 50,4 rispetto a 52,3 di gennaio.
Il dato resta tuttavia sopra il 50,0 che separa contrazione da espansione.
La Cina è il secondo consumatore di petrolio al mondo dopo gli USA, ed i numeri del comparto manifatturiero cinese sono seguiti spesso come indicatori della crescita della domanda.
I prezzi sono tuttavia limitati dagli investitori cauti in attesa delle elezioni italiane, nei timori di un
governo senza maggioranza assoluta possa vanificare gli sforzi per implementare ulteriori riforme economiche.
I risultati delle elezioni saranno noti martedì, ma gli exit pools saranno pubblicati oggi pomeriggio.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad aprile sono saliti dello 0,4% a 114,55 dollari al barile, con lo spread in calo a 21,13 dollari al barile.
Gli investitori attendono inoltre l’esito delle elezioni Italiane.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 93,42 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,3% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono rimasti nel range stretto tra 92,97 dollari al barile, il minimo della giornata, ed il massimo della seduta di 93,57 dollari al barile. I prezzi Nymex sono scesi al minimo di 92,49 dollari al barile venerdì, il minimo dal 4 gennaio.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che l’indice HSBC sul PMI cinese è sceso al minimo di 4 mesi di mesi a febbraio, con un dato di 50,4 rispetto a 52,3 di gennaio.
Il dato resta tuttavia sopra il 50,0 che separa contrazione da espansione.
La Cina è il secondo consumatore di petrolio al mondo dopo gli USA, ed i numeri del comparto manifatturiero cinese sono seguiti spesso come indicatori della crescita della domanda.
I prezzi sono tuttavia limitati dagli investitori cauti in attesa delle elezioni italiane, nei timori di un
governo senza maggioranza assoluta possa vanificare gli sforzi per implementare ulteriori riforme economiche.
I risultati delle elezioni saranno noti martedì, ma gli exit pools saranno pubblicati oggi pomeriggio.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad aprile sono saliti dello 0,4% a 114,55 dollari al barile, con lo spread in calo a 21,13 dollari al barile.