10 marzo (Reuters) - I mercati asiatici oggi viaggiano per lo più in territorio negativo, risentendo della pressione per il rischio di aumento dei tassi di interesse Usa, e con il dollaro ai massimi da 12 anni contro l'euro.
L'indice principale MSCI della regione, che non include la borsa di Tokyo, perde lo 0,77% alle 8,15 ora italiana.
L'indice giapponese Nikkei ha chiuso a -0,7%, sulla notizia che il Comitato di Basilea potrebbe chiedere alle banche rafforzamenti patrimoniali per poter fronteggiare eventuali impennate dei tassi di interesse.
La volatilità del mercato valutario ha eclissato i dati sull'inflazione cinese, che ha superato le attese salendo a febbraio dell'1,4% su anno, anche se in buona parte il rialzo è dovuto alla stagionalità dei prezzi degli alimentari.
I prezzi alla produzione continuano però a scendere, un dato che sottolinea il progressivo indebolirsi dell'economia cinese.
SHANGHAI ha chiuso in calo dello 0,5%, zavorrata dai bancari.
In territorio negativo anche HONG KONG. PRADA perde circa il 3,6%.
Chiusure in calo per SEUL e TAIWAN.
SYDNEY ha chiuso piatta, ritracciando dai guadagni iniziali; sostanzialmente piatte SINGAPORE e MUMBAI.
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