Investing.com – Nel mese di marzo 2013 si registra un incremento nei flussi commerciali con l’estero, in particolare si è assistito ad un aumento dell’1.2% dell’export e dello 0,2% per l’import.
L’aumento dell’export è stato principalmente determinato con un +2.0%, da esportazioni verso i paesi extra europei e dalla vendita di beni di consumo durevoli e non durevoli ( rispetti incrementi del 5.9% e del2.7%).
L’aumento dell’import, che è stato di un modesto +0.2% si è concretizzato in maggiori acquisti sui mercati europei che sono aumentati del 2.4%e di una diminuzione di quelli sui mercati extraeuropei che sono calati del 2.4%.
La flessione maggiore si è registrata sulle importazioni di prodotti petroliferi che hanno visto una flessione del -6.9%.
Nel primo trimestre 2013, a livello congiunturale la flessione è stata dell’1.7% per le importazioni e dello 0.4% per le esportazioni.
A marzo le esportazioni sono in flessione del 6.0% rispetto allo stesso mese del 2012 e le importazioni scendono del 10.6%.
Si mantiene positivo a +3.2 miliardi di euro, il saldo commerciale di marzo, in forte miglioramento rispetto al +1.8 miliardi registrato nello stesso mese del 2012; il maggiore surplus è derivato dagli scambi con i paesi extra UE con un +2.6 miliardi.
Al netto della componente energia il saldo risulta attivo per 7.5 miliardi.
Le esportazioni hanno subito le contrazioni maggiori verso i paesi della UE ed in particolare verso la Spagna con un -19.6%, i Paesi Bassi con un -13.9% e la Turchia con un -11.9%, i comparti più colpiti sono quello dei prodotti petroliferi raffinati con un -28.7%, quello dei metalli di base e prodotti in metallo con un -14.9% e dei computer, apparecchi elettronici e ottici con un -10.7%.
Crollate le importazioni dagli Stati Uniti (-28.6%), dai paesi OPEC ( -28.1%) e dai paesi EDA (-27.8%), in particolare si è registrata una forte contrazione d’acquisto di Petrolio greggio (-29.6%), prodotti petroliferi raffinati (-27.1%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (-22.0%).
Le diminuite esportazioni riguardanti i metalli di base e prodotti in metallo verso Germania e Francia unitamente a quelle di prodotti petroliferi raffinati verso Turchia,Stati Uniti e Spagna hanno prodotto, nel loro insieme, circa un terzo della diminuzione totale dell’export.
L’aumento dell’export è stato principalmente determinato con un +2.0%, da esportazioni verso i paesi extra europei e dalla vendita di beni di consumo durevoli e non durevoli ( rispetti incrementi del 5.9% e del2.7%).
L’aumento dell’import, che è stato di un modesto +0.2% si è concretizzato in maggiori acquisti sui mercati europei che sono aumentati del 2.4%e di una diminuzione di quelli sui mercati extraeuropei che sono calati del 2.4%.
La flessione maggiore si è registrata sulle importazioni di prodotti petroliferi che hanno visto una flessione del -6.9%.
Nel primo trimestre 2013, a livello congiunturale la flessione è stata dell’1.7% per le importazioni e dello 0.4% per le esportazioni.
A marzo le esportazioni sono in flessione del 6.0% rispetto allo stesso mese del 2012 e le importazioni scendono del 10.6%.
Si mantiene positivo a +3.2 miliardi di euro, il saldo commerciale di marzo, in forte miglioramento rispetto al +1.8 miliardi registrato nello stesso mese del 2012; il maggiore surplus è derivato dagli scambi con i paesi extra UE con un +2.6 miliardi.
Al netto della componente energia il saldo risulta attivo per 7.5 miliardi.
Le esportazioni hanno subito le contrazioni maggiori verso i paesi della UE ed in particolare verso la Spagna con un -19.6%, i Paesi Bassi con un -13.9% e la Turchia con un -11.9%, i comparti più colpiti sono quello dei prodotti petroliferi raffinati con un -28.7%, quello dei metalli di base e prodotti in metallo con un -14.9% e dei computer, apparecchi elettronici e ottici con un -10.7%.
Crollate le importazioni dagli Stati Uniti (-28.6%), dai paesi OPEC ( -28.1%) e dai paesi EDA (-27.8%), in particolare si è registrata una forte contrazione d’acquisto di Petrolio greggio (-29.6%), prodotti petroliferi raffinati (-27.1%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (-22.0%).
Le diminuite esportazioni riguardanti i metalli di base e prodotti in metallo verso Germania e Francia unitamente a quelle di prodotti petroliferi raffinati verso Turchia,Stati Uniti e Spagna hanno prodotto, nel loro insieme, circa un terzo della diminuzione totale dell’export.