NEW YORK (Reuters) - L'euro continua ad arrancare, trascinato dall'onda lunga della Brexit che, oltre che sulla moneta unica, pesa sulla sterlina favorendo le tradizionali valute rifugio come lo yen e il franco svizzero. La divisa europea si è spinta in seduta al minimo di 1,0968 dollari. La sterlina, schiacciata dal peso del voto di giovedì sull'abbandono della Gran Bretagna alla Ue, si spinge al minimo dei 31 anni contro il dollaro.
** La sterlina ha infranto al ribasso la soglia di 1,32 dollari, fino a toccare 1,3192 dollari, il minimo da metà del 1985. Attorno alle 15 la sterlina vale 1,3189/92 dollari con un calo del 3,5% da 1,3678 della chiusura di venerdì scorso, quando ha comunque registrato un calo dell'11%, la sua giornata peggiore della storia recente, sulla delusione dei mercati che contavano sulla permanenza nell'Ue.
** Secondo la prima stima del dipartimento al Commercio Usa, il saldo commerciale degli Stati Uniti con l'estero chiude il mese di maggio con un passivo pari a 60,59 miliardi di dollari.
** Sull'euro potrebbe pesare anche l'incertezza innescata dal voro spagnolo dopo che i leader dei partiti Ciudadanos e socialista hanno dichiarato che non sosterrano un governo presieduto dal leader del Ppe Mariano Rajoy. Alle elezioni di ieri in Spagna, i popolari guidati da Rajoy si sono confermati primo partito, ma ancora una volta non hanno i voti necessari per formare un governo.
** Sulla scia della Brexit, le principali banche centrali hanno rassicurato i mercati dicendosi pronte, in caso di necessità, a fornire ulteriore liquidità. L'incontro fra i banchieri centrali del G10 a Basilea ha prodotto ieri l'impegno a intervenire a favore dei mercati per governare le turbolenze.