Investing.com - Venerdì scorso abbiamo visto il dollaro statunitense, il franco svizzero e lo yen in salita contro le principali controparti, in un ondata di avversione al rischio causata dalla possibilità che i disordini politici in Egitto si potessero diffondere nei vicini paesi arabi.
L'euro ha subito un indebolimento generale, è sceso dello 0,88% contro il dollaro, dell’1,2% contro il franco svizzero e dell’1,84% nei confronti dello yen. Giovedì lo yen è sceso a un minimo di due mesi contro l'euro in seguito alla discesa di un grado a AA- nel rating del Giappone di Standard & Poor's.
Il dollaro è stata appoggiato anche da un rapporto che mostra l’aumento del 3,2% del PIL degli Stati Uniti nel quarto trimestre. L'incremento è stato trainato dal più grande aumento della spesa dei consumatori degli ultimi quattro anni.
Nel frattempo, la sterlina è scesa nella giornata di venerdì, a causa della pubblicazione di dati che mostrano una contrazione inaspettata del PIL nel quarto trimestre ed un’apparente riluttanza da parte del Governatore della Banca d'Inghilterra, Melvyn King ad aumentare i tassi di interesse.
Nella prossima settimana, la pubblicazione più attesa sarà il report statunitense mensile sulle buste paga del settore non agricolo prevista per venerdì. Inoltre è molto attesa decisione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Investing.com, alla vigilia della prossima settimana, ha preparato un elenco di questi e di altri eventi significativi che potranno incidere sui mercati.
Lunedì, 31 gennaio
La zona euro pubblicherà i dati preliminari sui prezzi al consumo, mentre la Germania è di pubblicare i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, l'indicatore primario della spesa dei consumatori, che rappresenta la maggioranza dell'attività economica complessiva.
Il Canada pubblicherà una relazione mensile sul PIL, la principale misura di attività economica e l'indicatore primario della situazione economica. Il paese rilascerà i dati sull'inflazione dei prezzi delle materie prime.
Sempre lunedì, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla spesa per consumi personali, un importante indicatore di inflazione al consumo. Il rapporto contiene anche i dati sui redditi personali e di spesa. Il paese pubblicherà l’indice PMI per la zona di Chicago , un indicatore importante della salute economica.
L'Australia pubblicherà i dati ufficiali sul credito del settore privato mentre il Giappone pubblicherà un rapporto sulle nuove abitazioni. Nel corso della giornata, la Nuova Zelanda pubblicherà l’indice trimestrale del costo del lavoro, un indicatore anticipatore dell'inflazione al consumo.
Martedì, 1 febbraio
La Reserve Bank of Australia annuncerà il suo tasso e rilascerà la dichiarazione che discute le prospettive economiche e offre indizi sui risultati delle decisioni future dei tassi di interesse. Il paese pubblicherà i dati ufficiali sui prezzi delle materie prime, i prezzi delle case e la fiducia delle imprese. Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sulle retribuzioni.
La zona euro pubblicherà i dati ufficiali sul tasso di disoccupazione, mentre la Germania rilascerà i dati sui cambiamenti di disoccupazione. Inoltre, il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet interverrà pubblicamente e sarà seguito strettamente per avere eventuali indizi sulla futura direzione possibile della politica monetaria.
La Svizzera pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, un indicatore primario della spesa dei consumatori, così come i dati sulla produzione.
Il Regno Unito rilascerà i dati del settore sui prezzi delle case e i dati ufficiali sulla produzione, un indicatore importante della situazione economica. Nel frattempo, la Banca d'Inghilterra pubblicherà i dati sui prestiti a persone fisiche, mutui, e offerta di moneta M4, un importante indicatore dell’inflazione.
Negli Stati Uniti, l'Istituto di Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita di produzione, un indicatore importante della situazione economica.
Mercoledì 2 febbraio
Il Regno Unito pubblicherà l’indice PMI, un indicatore importante della forza economica, mentre la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sull’inflazione dei prezzi alla produzione.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull'occupazione del settore privato compilati dalla società ADP di elaborazione buste paga, che riporta i dati del governo. Il paese pubblicherà i dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Nel corso della giornata, la Nuova Zelanda pubblicherà i dati ufficiali sull’occupazione ed il tasso di disoccupazione, un indicatore importante della salute economica.
Giovedì, 3 febbraio
L'Australia pubblicherà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un indicatore anticipatore delle future costruzioni. Il paese pubblicherà i dati sulla sua bilancia commerciale, la differenza di valore tra le importazioni e le esportazioni durante il mese.
Nel corso della giornata, la Svizzera pubblicherà i dati sulla sua bilancia commerciale.
Nella zona euro, la BCE presenterà il suo tasso minimo di offerta che sarà seguito da una conferenza stampa per discutere della decisione sui tassi. Sempre giovedì, la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio.
Nel frattempo, il Regno Unito pubblicherà l’indice PMI, un indicatore importante della situazione economica.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il rapporto settimanale sulle richieste preliminari di sussidio di disoccupazione ed i dati sul costo del lavoro, la produttività e gli ordini di fabbrica. Inoltre, l'ISM pubblicherà l’indice PMI non manifatturiero. Sempre giovedì, il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un impegno pubblico, e sarà seguito per avere eventuali indizi sulla futura direzione possibile della politica monetaria.
Venerdì 4 Febbraio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con il report mensile sulle buste paga del settore non agricolo, un indicatore importante di creazione di posti di lavoro. Il paese pubblicherà inoltre i dati del governo sul tasso di disoccupazione e di retribuzione media oraria.
Il Canada pubblicherà i dati sull’occupazione mensile nonché l’ Ivey PMI , un indicatore importante della salute economica.
Infine, la RBA pubblicherà la sua dichiarazione di politica monetaria che dà agli investitori degli indizi preziosi sulle condizioni economiche e di inflazione della banca.
L'euro ha subito un indebolimento generale, è sceso dello 0,88% contro il dollaro, dell’1,2% contro il franco svizzero e dell’1,84% nei confronti dello yen. Giovedì lo yen è sceso a un minimo di due mesi contro l'euro in seguito alla discesa di un grado a AA- nel rating del Giappone di Standard & Poor's.
Il dollaro è stata appoggiato anche da un rapporto che mostra l’aumento del 3,2% del PIL degli Stati Uniti nel quarto trimestre. L'incremento è stato trainato dal più grande aumento della spesa dei consumatori degli ultimi quattro anni.
Nel frattempo, la sterlina è scesa nella giornata di venerdì, a causa della pubblicazione di dati che mostrano una contrazione inaspettata del PIL nel quarto trimestre ed un’apparente riluttanza da parte del Governatore della Banca d'Inghilterra, Melvyn King ad aumentare i tassi di interesse.
Nella prossima settimana, la pubblicazione più attesa sarà il report statunitense mensile sulle buste paga del settore non agricolo prevista per venerdì. Inoltre è molto attesa decisione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Investing.com, alla vigilia della prossima settimana, ha preparato un elenco di questi e di altri eventi significativi che potranno incidere sui mercati.
Lunedì, 31 gennaio
La zona euro pubblicherà i dati preliminari sui prezzi al consumo, mentre la Germania è di pubblicare i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, l'indicatore primario della spesa dei consumatori, che rappresenta la maggioranza dell'attività economica complessiva.
Il Canada pubblicherà una relazione mensile sul PIL, la principale misura di attività economica e l'indicatore primario della situazione economica. Il paese rilascerà i dati sull'inflazione dei prezzi delle materie prime.
Sempre lunedì, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla spesa per consumi personali, un importante indicatore di inflazione al consumo. Il rapporto contiene anche i dati sui redditi personali e di spesa. Il paese pubblicherà l’indice PMI per la zona di Chicago , un indicatore importante della salute economica.
L'Australia pubblicherà i dati ufficiali sul credito del settore privato mentre il Giappone pubblicherà un rapporto sulle nuove abitazioni. Nel corso della giornata, la Nuova Zelanda pubblicherà l’indice trimestrale del costo del lavoro, un indicatore anticipatore dell'inflazione al consumo.
Martedì, 1 febbraio
La Reserve Bank of Australia annuncerà il suo tasso e rilascerà la dichiarazione che discute le prospettive economiche e offre indizi sui risultati delle decisioni future dei tassi di interesse. Il paese pubblicherà i dati ufficiali sui prezzi delle materie prime, i prezzi delle case e la fiducia delle imprese. Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sulle retribuzioni.
La zona euro pubblicherà i dati ufficiali sul tasso di disoccupazione, mentre la Germania rilascerà i dati sui cambiamenti di disoccupazione. Inoltre, il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet interverrà pubblicamente e sarà seguito strettamente per avere eventuali indizi sulla futura direzione possibile della politica monetaria.
La Svizzera pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, un indicatore primario della spesa dei consumatori, così come i dati sulla produzione.
Il Regno Unito rilascerà i dati del settore sui prezzi delle case e i dati ufficiali sulla produzione, un indicatore importante della situazione economica. Nel frattempo, la Banca d'Inghilterra pubblicherà i dati sui prestiti a persone fisiche, mutui, e offerta di moneta M4, un importante indicatore dell’inflazione.
Negli Stati Uniti, l'Istituto di Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita di produzione, un indicatore importante della situazione economica.
Mercoledì 2 febbraio
Il Regno Unito pubblicherà l’indice PMI, un indicatore importante della forza economica, mentre la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sull’inflazione dei prezzi alla produzione.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull'occupazione del settore privato compilati dalla società ADP di elaborazione buste paga, che riporta i dati del governo. Il paese pubblicherà i dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Nel corso della giornata, la Nuova Zelanda pubblicherà i dati ufficiali sull’occupazione ed il tasso di disoccupazione, un indicatore importante della salute economica.
Giovedì, 3 febbraio
L'Australia pubblicherà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un indicatore anticipatore delle future costruzioni. Il paese pubblicherà i dati sulla sua bilancia commerciale, la differenza di valore tra le importazioni e le esportazioni durante il mese.
Nel corso della giornata, la Svizzera pubblicherà i dati sulla sua bilancia commerciale.
Nella zona euro, la BCE presenterà il suo tasso minimo di offerta che sarà seguito da una conferenza stampa per discutere della decisione sui tassi. Sempre giovedì, la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio.
Nel frattempo, il Regno Unito pubblicherà l’indice PMI, un indicatore importante della situazione economica.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il rapporto settimanale sulle richieste preliminari di sussidio di disoccupazione ed i dati sul costo del lavoro, la produttività e gli ordini di fabbrica. Inoltre, l'ISM pubblicherà l’indice PMI non manifatturiero. Sempre giovedì, il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un impegno pubblico, e sarà seguito per avere eventuali indizi sulla futura direzione possibile della politica monetaria.
Venerdì 4 Febbraio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con il report mensile sulle buste paga del settore non agricolo, un indicatore importante di creazione di posti di lavoro. Il paese pubblicherà inoltre i dati del governo sul tasso di disoccupazione e di retribuzione media oraria.
Il Canada pubblicherà i dati sull’occupazione mensile nonché l’ Ivey PMI , un indicatore importante della salute economica.
Infine, la RBA pubblicherà la sua dichiarazione di politica monetaria che dà agli investitori degli indizi preziosi sulle condizioni economiche e di inflazione della banca.