FIRENZE (Reuters) - La liquidità di Banca Etruria è diminuita di 288 milioni dall'inizio di ottobre al 18 di novembre scorso, secondo un passaggio della relazione del Commissario liquidatore, Giuseppe Santoni, che lunedì chiederà al Tribunale di Arezzo di dichiarare insolvente l'istituto.
Tra le condizioni che hanno determinato il dissesto della banca, e il conseguente salvataggio, c'è la situazione della liquidità che "si presenta assai critica" perché "secondo quanto emerge dalle informazioni dei commissari straordinari, le riserve liquide sono inadeguate, per effetto dei deflussi dei conti che hanno interessato la banca. In particolare, il saldo netto di liquidità alla data del 18 novembre (euro 335 milioni; 4,6% del totale attivo) è diminuito di 288 milioni di euro da inizio ottobre. La situazione è fortemente aggravata dall'elevato grado di concentrazione della raccolta, che espone la banca al rischio di ritiro dei depositi anche di singoli depositanti (i primi 16 clienti detengono circa il 9%)", scrive il commissario.
Una fonte giudiziaria ha detto stamani che si verificherà se le chiusure dei conti siano state legate alla paura che si stava diffondendo tra i correntisti o se qualcuno sia stato "avvertito", evenienza che assumerebbe rilevanza penale.
I filoni di indagine sono quattro ma al momento il lavoro dei magistrati "è concentrato sull'udienza del prossimo 8 febbraio, quando al tribunale fallimentare di discuterà dello stato di insolvenza di Banca Etruria", aggiunge la fonte.
Secondo uno degli ex amministratori, che lunedì chiederà al Tribunale di rigettare la richiesta di insolvenza per Banca Etruria, le perdite in realtà si sono generate all'interno della procedura di liquidazione coatta. Il commissario liquidatore - si legge in una memoria difensiva - ha stimato provvisoriamente "la perdita gestionale dal 30 settembre 2015 al 22 novembre 2015 in 23,7 milioni e il patrimonio netto diventa negativo per 1,1 milioni" e "procede a stimare provvisoriamente ulteriori perdite per 416 milioni di euro attraverso la ipersvalutazione (all'80%) del patrimonio sofferenze e per ulteriori 140 milioni di euro, questi ultimi neppure minimamente spiegati".
Lunedì prossimo quindi, al Tribunale fallimentare di Arezzo, Santoni chiederà di dichiarare lo stato di insolvenza della "vecchia" Banca Etruria, sostenendo che al momento dell'avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa "il dissesto di Banca Etruria è superiore al miliardo di euro".
La dichiarazione di insolvenza in molti casi comporta il passaggio del fascicolo alla procura per un'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta.
Uno degli ex amministratori chiederà al Tribunale fallimentare di respingere la dichiarazione di insolvenza oltre che di interpellare la Corte costituzionale, ritenendo che il decreto del governo presenti profili di incostituzionalità.