Buona notizia per i titoli dei 18 big del credito americani che potranno premiare gli azionisti con buyback e dividendi più alti, grazie alla promozione anche al secondo round degli stress test della Banca centrale
Big bancari a stelle a strisce in salute, con le carte in regola per aumentare i dividendi anche oltre il 100% degli utili attesi e lanciare buyback, che di solito sono molto apprezzati dagli investitori perchè fanno salire quasi automaticamente gli utili per azione, i famosi Eps, che sono tra i numeri più guardati quando escono le trimestrali. La Federal Reserve infatti ha comunicato che le prime 18 banche attive negli States, incluse le europee Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Credit Suisse (SIX:CSGN), hanno superato anche il secondo round degli stress test cui vengono sottoposte a norma del Dodd-Frank Act, introdotto nel 2010 dopo la Grande Crisi per evitare il fenomeno delle banche troppo grandi per fallire, too big to fail, come Lehman Brothers, assicurando che abbiano requisiti di capitale sufficienti per affrontare tempeste finanziarie ed economiche molto violente, come una recessione profonda.
BANCHE IN GRADO DI SOSTENERE UNO SCENARIO DA INCUBO
I test sono ormai al nono anno, e hanno mostrato un costante miglioramento dei requisiti quantitativi e qualitativi di solidità patrimoniale, e la promozione arrivata giovedì 27 a Wall Street chiusa dovrebbe aiutare i titoli bancari, che da inizio anno sono rimasti indietro nel rally che ha interessato molti altri comparti. A motivare gli investitori dovrebbero essere soprattutto le autorizzazioni della Fed a procedere con i buyback e con la distribuzione di dividendi anche in eccesso del totale degli utili attesi. I 18 big comprendono nomi come JPMorgan (NYSE:JPM) e Bank of America (NYSE:BAC), ma anche le europee DB e Credit Suisse. Per quest’ultima la promozione è stata accompagnata da un richiamo relativo al business del trading, con la richiesta di migliorare i piani di capitale entro il termine di 4 mesi. Lo scenario avverso con cui le banche sono state chiamate a confrontarsi nei test comprendeva disoccupazione a due cifre, e un crollo del 50% dell’azionario americano. Una botta da $410 mld di perdite per le banche esaminate, che però si sono mostrate in grado di sostenerla...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge
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