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Borsa Milano cade dopo Geithner, giù energetici, Fiat e Seat

Pubblicato 10.02.2009, 17:52
Aggiornato 10.02.2009, 17:55
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MILANO, 10 febbraio (Reuters) - Piazza Affari archivia in deciso ribasso una seduta che ha faticato a trovare una direzione sino a che il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, ha illustrato il piano di salvataggio del sistema bancario.

Geithner, secondo un trader, "non ha detto nulla di sorprendente", aggiungendo che "c'era una gran voglia di massacrare il mercato". L'attività degli operatori, complice il divieto di vendite allo scoperto, si è concentrata sui derivati.

La delusione, secondo il trader, è stato il mancato riferimento di Geithner alla creazione di una bad bank.

In chiusura, l'indice S&P/Mib <.SPMIB> ha perso il 2,2%, il Mibtel <.MIBTEL> il 2,04% e l'AllStars <.ALLST> lo 0,52%. Volumi per un controvalore di circa 1,8 miliardi di euro.

* Giornata volatile per UNICREDIT . Dopo essere arrivata a guadagnare circa cinque punti percentuali, tornando intra-day a sfiorare quota 1,5 euro, Piazza Cordusio è precipitata dopo le parole di Geithner, scendendo sino a 1,39 euro, per poi recuperare nel finale e chiudere invariata. Molto intensi gli scambi: sono passati di mano oltre 223 milioni di pezzi, contro una media dell'intera seduta di 136,419 milioni negli ultimi trenta giorni. Piazza Cordusio ha attirato circa il 12,5% degli scambi totali. Un trader ritiene che la corsa di UniCredit, già brillante ieri, nella prima parte della seduta fosse dovuta al fatto che "qualcuno si era alleggerito dai titoli temendo che l'aumento di capitale non andasse in porto".

* A zavorrare il listino di Milano sono stati soprattutto gli energetici. SAIPEM , alla viglia della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre, ha lasciato sul terreno il 5,33%, non beneficiando dell'avvio di copertura con "buy" da parte di Nomura. TENARIS , declassata da Cassa Lombarda a "hold" da "buy", è arretrata del 5,49%. In lettera anche ENI , -3,01%, nella giornata in cui si è appreso che l'AD Paolo Scaroni ha scritto una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere un intervento contro le pressioni della Commissione Ue affinché il Cane a sei zampe ceda il gasdotto Tag.

* FIAT ha perso il 4,95%, facendo peggio dello stoxx europeo del settore <.SXAP> (-3,26%). Jp Morgan, in uno studio, ha consigliato agli investitori di tenersi alla larga dai produttori di auto, citando Fiat, a causa dei gravi problemi di capacità produttiva. Il broker valuta le necessità di finanziamento industriale della casa torinese tra uno e due miliardi di euro.

* Seduta tonica per PIRELLI , balzata del 3,2%, con scambi pari a quasi quattro volte la media, alla vigilia della presentazione del piano industriale.

* Come ieri, SEAT PAGINE GIALLE si è aggiudicata la maglia nera del paniere principale: -7,6%. Exane ha rivisto al ribasso il target price, ribadendo "underperform". Ieri è stato comunicato che l'AD Luca Majocchi lascerà entro giugno.

* Prosegue inesorabile la discesa di media, retail, banche e assicurazioni. "Le attese sui risultati aziendali sono negative", evidenzia un dealer, aggiungendo che "l'approccio è di brevissimo termine: eventuali rimbalzi si traducono in successive prese di beneficio". Come ieri, particolarmente in sofferenza gli assicurativi: lo stoxx europeo <.SXIP> è calato del 3,53%. A Milano, GENERALI è scesa del 4,02%, UNIPOL del 3,03% e FONDIARIA-SAI del 2,15%.

* Meglio i difensivi, in particolare le utilities. TERNA è avanzata dell'1,82%, giovandosi della promozione a "buy" da parte di Citigroup. SNAM RETE GAS ha guadagnato lo 0,68%, mentre A2A ha perso lo 0,61%: il mercato sembra non credere all'ipotesi, rilanciata da un portavoce, di dividendo straordinario. Fuori dal coro ENEL , che è calata del 2,82%: un operatore ricorda la prospettiva di un esborso importante per chiudere la partita Endesa con Acciona e cita un taglio di target price da parte di Exane.

* Tra le small e mid cap, EUTELIA è balzata del 18,08%: ieri sera, la società ha diffuso una nota per informare di aver ricevute alcune manifestazioni d'interesse per la cessione del business IT, che ha un giro d'affari annuo di circa 120 milioni di euro.

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