--------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,35 VAR% CHIUSURA 2008 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 309,00 +0,65 247,35 HONG KONG <.HSI> 17.580,24 +1,09 14.387,48 SINGAPORE <.FTSTI> 2.207,33 -1,38 1.761,56 TAIWAN <.TWII> 6.647,50 +0,97 4.591,22 SEOUL <.KS11> 1.415,16 +0,21 1.124,47 SHANGHAI COMP <.SSEC> 2.619,879 -0,22 1.820,80 SYDNEY <.AXJO> 3.926,0 -0,4 3.722,30 INDIA <.BSESN> 11.847,10 -0,25 9.647,31 ----------------------------------------------------------------
MILANO, 11 maggio (Reuters) - Ancora denaro stamani sulle principali piazze asiatiche; nonostante la debolezza di SINGAPORE <.STI> l'indice regionale MSCI che esclude il Giappone avanza dello 0,65% intorno alle 8,35 ora italiana dopo che la borsa di Tokyo ha terminato timidamente positiva, aggiornando i massimi degli ultimi sei mesi. Sul mercato obbligazionario nipponico, il derivato sul JBG decennale cede 0,06 punti a 136,70 in attesa dell'asta di titoli a dieci anni in agenda domani.
Tonica HONG KONG <.HSI>, dove il maggiore operatore di borsa asiatico HK Exchages <0388.HK> s'infiamma sulle attese di un incremento dei volumi e sale HSBC <0005.HK> nel clima di generale ottimismo che sostiene il settore dopo la pubblicazione dei risultati degli "stress tests" sulle maggiori banche americane. A SHANGHAI <.SSEC>, prima di ripiegare, il listino cinese si è spinto fino al livello più alto degli ultimi nove mesi dopo che il premier cinese Wen Jiabao ha suggerito che il governo potrebbe prendere ulteriori iniziative per sostenere l'economia.
Le prese di beneficio hanno la meglio sulla piazza
australiana e prendono di mira bancari e industria estrattiva ma
Murchison Metals
Finanziari e real estate hanno guidato il rialzo a TAIWAN <.TWII>, che ha chiuso sui massimi degli ultimi otto mesi. Più timidi i guadagni a SEUL <.KS11> dove energetici e utility come KEPCO <015760.KS> e GS Holdings <078930.KS> hanno compensato le perdite di esportatori di peso del settore tecnologico e automobilistico.
Greggio in correzione negli scambi asiatici in direzione 58 dollari al barile dopo che le quotazioni sono salite del 3% nella precedente sessione, sostenute dal dato incoraggiante sull'occupazione statunitense e dalla fine dell'incertezza sulla salute del sistema bancario americano con la pubblicazione degli "stress tests".