--------------------------------------------------------------- INDICE ORE 8,20 VAR% CHIUSURA 2009 MS A-P exJ <.MIAPJ0000PUS> 429,53 -1,03 416,54 HONG KONG <.HSI> 21.627,35 -0,45 21.872,50 SINGAPORE <.FTSTI> 3.065,93 -0,17 2.897,62 TAIWAN <.TWII> 8.099,75 -0,78 8.188,11 SEOUL <.KS11> 1.815,61 -0,44 1.682,77 SHANGHAI COMP <.SSEC> 2.598,141 -2,07 3.277,14 SYDNEY <.AXJO> 4.610,100 -1,10 4.870,64 INDIA <.BSESN> 19.469,69 -0,17 17.464,81 ---------------------------------------------------------------
MILANO, 16 settembre (Reuters) - Le piazze dell'area Asia-Pacifico terminano tutte in calo dopo che avevano raggiunto i massimi da cinque mesi. Lo yen continua a salire, sebbene incombeva la minaccia nipponica di vendere più yen. L'intervento del Giappone di indebolire lo yen ieri è arrivato prima di quanto molti mercati si attendevano, rendendo gli investitori sospettosi sul fatto che anche altri paesi asiatici possano mantenere debole le loro valute.
"Dopo che il Giappone ha raggiunto il club di banche centrali asiatiche intervenendo nel mercato del forex, gli investitori adesso vedranno quanto successo questa politica potrà avere", osserva un broker.
Intorno alle 8,20 italiane, l'indice MSCI delle Borse asiatiche <.MIAPJ0000PUS>, che esclude Tokyo, arretra dell'1,03%, mentre il Nikkei <.N225> ha chiuso praticamente invariato. Nel durante a Tokyo gli indici hanno toccato i massimi dal 10 di agosto. In gran spolvero i titoli delle società esportatrici, con Toyota Motor Corp in salita del 2,2%.
A pesare sui mercati le prese di profitto sulle materie prime.
La peggiore è SHANGHAI che perde oltre il 2% con gli investitori che hanno preferito chiudere le posizioni in vista della chiusura del mercato per festività la prossima settimana. Negativa anche HONG KONG che ritraccia dai massimi di cinque mesi penalizzata dalle vendite sulle banche sulle indiscrezioni che il regolatore del sistema bancario cinese stia considerano un piano per aumentare l'ammontare che gli istituti devono avere come riserva a circa il 15%.
Debole anche Singapore sui timori che i profitti delle banche si possano ridurre dopo che il tasso chiave dell'isola è sceso ai minimi record.
Giù anche la borsa australiana a seguito delle vendite sulle società minerarie come Bhp Billiton e Rio Tinto a seguito del calo dei prezzi dei metalli, mentre James Har di e è sceso dopo che ha annunciato agli analisti di un calo della quota di mercato.