MILANO (Reuters) - Chiusura nel segno della debolezza per il secondario italiano che recupera tuttavia dai minimi registrati in seduta, pur permanendo un contesto di avversione al rischio e di scambi molto sottili.
** In un mercato già indebolito dall'avversione al rischio determinata dall'inasprirsi dei toni fra Usa e Cina, sono arrivate le aste a medio-lungo francesi e spagnole a esercitare ulteriore pressione. Lo spread si è spinto fino a 252 punti base, massimi dallo scorso 28 giugno, dai 231 della chiusura di ieri, mentre il rendimento del decennale è arrivato a 2,97%, massimi da metà giugno.
** In riduzione dai massimi di seduta anche il tasso del 2 anni, che si era spinto fino a un massimo di 1,03%, anche in questo caso ai picchi da giugno. Rientra anche lo spread con la Germania sul tratto a 2 anni, che si era spinto a 162 punti base, massimi dai primi di luglio.
** L'amministrazione Trump si prepara a proporre nuovi dazi del 25% su un controvalore di importazioni cinesi pari a 200 miliardi di dollari, innalzando l'aliquota rispetto al livello del 10% cui finora Washington ha fatto riferimento. In questo quadro, Pechino minaccia contromisure.
** Si sono attivate sul primario oggi Spagna e Francia. La prima col collocamento di 4,5 miliardi di euro in titoli di Stato a medio lungo termine, tra cui un indicizzato all'inflazione, Parigi invece con l'assegnazione di 6,356 mld euro su tre Oat.