MILANO (Reuters) - Breve reazione per i Btp ai dati sull'inflazione, risultati superiori alle attese. I dati hanno spinto al rialzo i rendimenti dei titoli europei, in particolare dei Bund, dai minimi di seduta toccati precedentemente. E dopo i dati lo spread si è marginalmente ristretto, toccando i minimi di seduta.
** "I Cpi sono risultati un po' più alti delle attese, quello europeo come quello italiano. In una seduta povera di scambi basta poco a creare scossoni, ma il mercato si è riassestato e il driver principale resta la Banca del Giappone" dice un trader italiano.
** I prezzi al consumo nella zona euro sono cresciuti di 2,1% su base annua a luglio, mentre le attese erano per una crescita del 2%, come a giugno. Secondo i numeri preliminari forniti da Eurostat, al netto degli alimentari non lavorati e dell'energia, l'inflazione su base annua è cresciuta 1,3% da 1,2% di giugno.
** Rialzo a sorpresa anche per l'inflazione italiana. Secondo i dati provvisori di Istat, a luglio l'indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato una variazione di +0,3% su mese e di +1,5% su anno, portandosi al massimo da aprile 2017. Le attese indicavano un rialzo dello 0,2% su mese e dell'1,4% su anno. A giugno l'indice era salito dello 0,2% congiunturale e dell'1,3% tendenziale.
** "I driver del mercato restano le attese relative alle banche centrali, che sono ovviamente legate all'inflazione, ma al momento l'effetto più diretto ce l'ha ancora Banca del Giappone" dice un altro trader.
** Dopo la riunione del board, la Banca del Giappone ha deciso di rendere il suo massiccio programma di stimolo più flessibile, impegnandosi al contempo a mantenere i tassi d'interesse molto bassi. L'istituto ha annunciato che i tassi a lungo termine potrebbero fluttuare a seconda degli sviluppi dell'economia e dei prezzi e che continuerà ad acquistare titoli in maniera flessibile. I titoli di Stato giapponesi dopo l'annuncio hanno visto un rimbalzo dei prezzi che si è esteso agli altri mercati del debito pubblico.