Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - Il Presidente della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi, ha tenuto ancora una volta il suo discorso ultra-dovish nella conferenza stampa seguita alla riunione odierna della BCE.
Ancora una volta, Draghi ha confermato che la BCE manterrà i tassi allo 0,0% "almeno fino alla fine del 2019 e, in ogni caso, abbastanza a lungo da raggiungere livelli di inflazione inferiori, ma prossimi al 2% nel medio termine.
A questo punto, sempre più analisti stanno iniziando a scontare il fatto che non sarà possibile un aumento dei tassi di interesse fino alla metà del 2020.
Draghi ha così riconfermato il reinvestimento di tutti i titoli acquisiti, "finché è necessario favorire condizioni di liquidità favorevoli al mercato e una politica accomodante".
Il banchiere italiano ha nuovamente messo in guardia sulla bassa crescita dell'Eurozona, soprattutto a causa dei rischi macroeconomici globali, quali "l'eccessivo protezionismo, la volatilità dei mercati finanziari e la vulnerabilità dei mercati emergenti".
Come nelle precedenti conferenze stampa, è stato ancora una volta fiducioso che una politica accomodante, insieme all'aumento dell'occupazione e dei livelli salariali, nonché a condizioni finanziarie favorevoli, guiderà la crescita economica.
Dettagli su TLTRO III più avanti
Come temevano alcuni analisti, Mario Draghi non ha fornito nuovi dettagli sul nuovo programma di prestiti TLTRO che inizierà a settembre, dettagli attesi particolarmente dal settore bancario, e ha ribadito che "i dettagli saranno comunicati in uno dei nostri prossimi incontri".
Per quanto riguarda eventuali nuove misure di allentamento quantitativo, il Presidente della BCE ha dichiarato che l'organismo sarà molto vigile per verificare se i tassi di interesse negativi abbiano "possibili effetti collaterali" sul settore bancario. Ma non ha fornito ulteriori dettagli.