Investing.com – Un vera “sorpresa” quella emerso dall’ultimo rapporto sulle entrate stilato dal dipartimento Finanze del ministero dell’Economia; le entrate sono assommate nel 2012 a 423,903 miliardi di euro, in netto aumento rispetto all'anno precedente.
A fronte infatti di un quadro congiunturale totalmente negativo dell’economia reale, colpita da una severa recessione, i dati delle entrate tributarie evidenziano un aumento del 2.8% rispetto all’anno precedente, e mostrano,sul piano tendenziale, una crescita addirittura del 3.2%.
Ciò dimostra chiaramente che i contribuenti, a fronte di entrate nettamente inferiori, dovute alla recessione in atto, sono stati chiamati a pagare più tasse di prima.
Il Tesoro sottolinea come l’aumento delle entrate sia dovuto “agli effetti delle principali misure correttive adottate a partire dalla seconda metà del 2011, le quali hanno influito sul bilancio 2012 per oltre 21 miliardi di euro”.
Nel dettaglio le misure maggiormente “redditizie” per il fisco sono state l’IMU, aumento IVA, aumento accise, tassazione rendite finanziarie e IRES del settore energetico.
Senza le misure correttive il bilancio delle entrate sarebbe stato negativo con una flessione, rispetto all’anno precedente, stimabile nel 2.5% circa, sostanzialmente in linea con il negativo andamento congiunturale.
A fronte infatti di un quadro congiunturale totalmente negativo dell’economia reale, colpita da una severa recessione, i dati delle entrate tributarie evidenziano un aumento del 2.8% rispetto all’anno precedente, e mostrano,sul piano tendenziale, una crescita addirittura del 3.2%.
Ciò dimostra chiaramente che i contribuenti, a fronte di entrate nettamente inferiori, dovute alla recessione in atto, sono stati chiamati a pagare più tasse di prima.
Il Tesoro sottolinea come l’aumento delle entrate sia dovuto “agli effetti delle principali misure correttive adottate a partire dalla seconda metà del 2011, le quali hanno influito sul bilancio 2012 per oltre 21 miliardi di euro”.
Nel dettaglio le misure maggiormente “redditizie” per il fisco sono state l’IMU, aumento IVA, aumento accise, tassazione rendite finanziarie e IRES del settore energetico.
Senza le misure correttive il bilancio delle entrate sarebbe stato negativo con una flessione, rispetto all’anno precedente, stimabile nel 2.5% circa, sostanzialmente in linea con il negativo andamento congiunturale.