Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 16 maggio:
1. Trump rinvia l’apertura di un nuovo fronte di scontro commerciale
Il Presidente Donald Trump dovrebbe evitare di imporre dazi alle importazioni di auto europee e giapponesi per altri sei mesi, secondo le notizie. Bloomberg ha riportato ieri che l’ordine esecutivo in corso di elaborazione darebbe ad UE e Giappone 180 giorni di tempo per decidere delle limitazioni volontarie sulle importazioni.
Tuttavia, lo scontro commerciale con la Cina si è intensificato quando il Dipartimento per il Commercio ha di fatto vietato a Huawei di vendere impianti per le reti 5G negli Stati Uniti ed ha introdotto un nuovo requisito per le compagnie USA che dovranno chiedere dei permessi per poter vendere all’azienda.
2. Le borse puntano al rialzo in apertura
I mercati azionari USA puntano ad un’apertura mista, poco intenzionate a correre rischi dopo i dati di Cina e Stati Uniti più deboli del previsto sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale ad aprile.
Alle 5:45 ET, tutti e tre i principali indici puntano a salire di meno lo 0,1%, con i future Dow futures su di 16 punti, i future S&P 500 in salita di 3,5 punti ed i future Nasdaq 100 legati al settore tech che salgono di 7 punti.
Tra i pochi report sugli utili di oggi emerge quello di Walmart (NYSE:WMT), atteso prima dell’apertura.
3. Chi ha paura delle notizie allarmistiche sulla Cina e i Buoni del Tesoro?
Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA continua a scendere, con l’escalation dello scontro commerciale con la Cina che spinge gli acquisti di asset rifugio. Il rendimento dei bond a 10 anni, di riferimento, è ora sceso al 2,16%.
E questo malgrado la notizia riportata dal Tesoro ieri secondo cui la Cina avrebbe abbandonato i Buoni del Tesoro USA al ritmo più rapido in due anni a marzo, vendendo bond per un valore netto di 20,5 miliardi di dollari. Le vendite - avvenute prima che gli Stati Uniti decidessero di aumentare i dazi all’importazione - allenteranno i timori che la Cina possa di fatto usare i bond in suo possesso come “arma” per far salire i tassi di interesse buttando bond sul mercato.
4. Greggio giù tra le tensioni in Medio Oriente e i dati USA
I prezzi del greggio continuano a salire sulla scia dell’aumento delle tensioni in Medio Oriente e dei dati che mostrano un calo delle scorte di benzina USA. Le notizie secondo cui la Russia non sarebbe ancora venuta a capo dei problemi del greggio contaminato che scorre nel principale oleodotto di esportazione contribuiscono a supportare i prezzi.
I future del greggio USA si attestano a 62,44 dollari al barile alle 5:45 ET, mentre il riferimento internazionale, il Brent, si attesta a 72,14 dollari al barile. Si tratta di un rialzo di quasi 2 dollari dal minimo di lunedì.
Stamane, l’Arabia Saudita ha ufficialmente accusato i ribelli Huthi in Yemen, appoggiati dall’Iran, di essere i responsabili degli attacchi ai suoi impianti di esportazione di greggio avvenuti all’inizio della settimana. E questo solo due giorni prima che i delegati di OPEC, Russia ed altri esportatori si incontrino per discutere della situazione del mercato petrolifero globale prima di rivedere ufficialmente il loro accordo sui tagli il mese prossimo.
5. T. Rowe Price riduce la partecipazione in Tesla (NASDAQ:TSLA)
T. Rowe Price, uno dei principali e primi investitori pubblici di Tesla, ha venduto la maggior parte delle sue azioni del produttore di auto elettriche nel primo trimestre, secondo quanto ha reso noto.
La compagnia ha ridotto le azioni di Tesla in suo possesso da 8,9 milioni dell’inizio dell’anno a soli 1,7 milioni di azioni alla fine di marzo, in base ai documenti presentati.
La notizia sembra lasciare Tesla sempre più dipendente dal suo esercito di investitori retail per essere finanziata, mentre tenta di aumentare la produzione e tornare alla redditività.