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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 07.05.2018, 11:18
Aggiornato 07.05.2018, 11:18
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 7 maggio:

1. Il greggio USA supera i 70 dollari per la prima volta dal 2014

Il prezzo del greggio inizia la settimana col piede giusto, raggiungendo il massimo in quasi quattro anni mentre i trader si aspettano che gli Stati Uniti si tirino indietro dall’accordo sul nucleare iraniano, facendo aumentare le probabilità di una riduzione delle scorte di greggio globali.

Il governo Trump ha tempo fino al 12 maggio per decidere se far ritirare gli Stati Uniti dall’accordo internazionale del 2015 per la riduzione del programma nucleare iraniano e se riapplicare le sanzioni su uno dei principali produttori petroliferi mondiali.

Se le sanzioni dovessero venire riapplicate, ciò potrebbe contribuire alla riduzione delle scorte petrolifere globali in quanto causerebbero una diminuzione delle esportazioni di greggio di Tehran.

I prezzi sono stati supportati inoltre dai timori per il peggioramento della crisi economica in Venezuela, che minaccia le scorte del paese, già in crollo.

I future del greggio WTI scambiati a New York schizzano al massimo intraday di 70,69 dollari al barile, superando la soglia dei 70 dollari per la prima volta dal novembre 2014. Il prezzo si è poi attestato a 70,47 dollari, con un balzo di 75 centesimi, o dell’1,1%.

Il greggio Brent, il riferimento per il prezzo al di fuori degli Stati Uniti, è in salita di 69 centesimi, o dello 0,9%, a 75,56 dollari al barile, dopo aver segnato 75,89 dollari all’inizio della seduta, il massimo dal novembre 2014.

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2. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo

I future dei titoli azionari statunitensi puntano ad un’apertura positiva, lo slancio dell’impennata dei titoli tech di venerdì sembra destinato a continuare.

I future Dow blue-chip salgono di 60 punti, o dello 0,3%, i future S&P 500 sono in salita di 8 punti, o dello 0,3%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 42 punti, o dello 0,6%.

Le borse USA sono schizzate venerdì, quando le azioni di Apple (NASDAQ:AAPL) hanno raggiunto il massimo storico, trainando il settore tecnologico. I rialzi di venerdì, però, non sono stati sufficienti a bilanciare le perdite settimanali degli indici Dow e S&P 500, scesi dello 0,2%.

Una quarantina di compagnie dell’indice S&P 500 rilasceranno i risultati questa settimana, nell’ultima grande ondata di utili del primo trimestre.

Tra i report attesi, ci sono quelli di NVIDIA (NASDAQ:NVDA), Disney (NYSE:DIS), Groupon (NASDAQ:GRPN), Roku (NASDAQ:ROKU), Office Depot (NASDAQ:ODP), Marriott (NASDAQ:MAR), Electronic Arts (NASDAQ:EA), Wendy’s (NASDAQ:WEN), Etsy (NASDAQ:ETSY), Weibo (NASDAQ:WB), SINA (NASDAQ:SINA), JD.com (NASDAQ:JD), e A-B Inbev (NYSE:BUD).

In Europa, le principali borse sono in lieve rialzo, tra i report sugli utili positivi ed i mercati britannici chiusi per festa che hanno comportato degli scambi ridotti.

In Asia, i mercati hanno chiuso positivamente, sulla scia dell’impennata delle borse USA di venerdì grazie all’ottimo report sull’occupazione di aprile.

3. Dollaro vicino al massimo del 2018

Il dollaro sale contro il paniere delle valute, restando vicino al massimo del 2018 dopo che i dati USA sull’occupazione e i compensi non hanno influito sulla percezione della forza dell’economia statunitense.

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L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 92,61, non lontano dal massimo di venerdì di 92,75, il massimo da fine dicembre.

Il dollaro è scambiato a 109,35 contro lo yen, avvicinandosi al massimo di tre mesi di 110,05 della scorsa settimana.

Intanto, l’euro è scambiato a 1,1928, vicino al minimo di quattro mesi di venerdì di 1,1910, mentre la sterlina si attesta a 1,3540, avvicinandosi al minimo di quattro mesi di 1,3487 della scorsa settimana.

La richiesta di dollaro è ancora sostenuta dalle speculazioni che la Fed possa continuare ad alzare i tassi mentre le altre banche centrali, comprese la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra, agiranno in modo più cauto in quanto i recenti dati economici delle rispettive regioni mostrano un indebolimento dello slancio.

4. Attesi i commenti dei membri della Fed per avere indicazioni sugli aumenti dei tassi

I mercati presteranno particolare attenzione ai commenti di una serie di membri della Fed nel corso della giornata, per capire la loro opinione in merito all’andamento dell’inflazione e per cercare indizi sugli aumenti dei tassi previsti per quest’anno.

Il Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic terrà i commenti di apertura in occasione della XXIII Conferenza annuale sui mercati finanziari della Federal Reserve Bank di Atlanta, in Florida, alle 8:25 ET (12:25 GMT).

Il Presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin parlerà alla George Mason University in Virginia alle 14 ET (18:00 GMT).

Il Presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan e il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans prenderanno invece parte ad una tavola rotonda alla Conferenza sui mercati finanziari della Fed di Atlanta alle 15 ET (19:30 GMT).

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La Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati al termine del vertice di politica monetaria la scorsa settimana, una decisione ampiamente attesa, ed ha sottolineato che l’inflazione comincia a salire, lasciando aperta la possibilità di un aumento dei costi di prestito a giugno.

La banca centrale USA al momento prevede altri due aumenti dei tassi nel 2018, sebbene nelle ultime settimane le aspettative dei mercati di un altro aumento entro fine anno siano aumentate grazie alle prospettive di un rafforzamento dell’inflazione.

5. Riprendono le trattative sull’accordo NAFTA

I ministri di Stati Uniti, Canada e Messico si incontreranno nuovamente a Washington questo lunedì per dare il via a quello che i funzionari del governo e i leader del settore sperano sia l’ultimo round di trattative sull’Accordo nordamericano per il libero scambio (NAFTA).

Le discussioni si focalizzeranno sulle regole di origine che determinano quale percentuale di un’auto debba essere costruita nelle regioni NAFTA per evitare i dazi, sul meccanismo di risoluzione delle controversie e sulla richiesta statunitense di una clausola provvisoria che potrebbe automaticamente mettere fine all’accordo commerciale dopo cinque anni.

Fonti vicine alle trattative hanno indicato che regna un clima di incertezza e pessimismo mentre ci si avvia al nuovo round di discussioni, per via dello stallo sulle questioni più importanti.

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