Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 6 febbraio:
1. Forte oscillazione dei future Dow per tentare di riprendersi dallo storico selloff
I future degli indici azionari USA hanno recuperato le perdite in vista della campanella di apertura di questo martedì, ma i future Dow puntano ad un’apertura negativa con lo storico selloff che continua a pesare sul sentimento in tutto il mondo.
Nelle ultime ore della giornata di ieri, i future Dow ad un tratto sono crollati di 850 punti, mentre i future S&P 500 sono scesi di 100 punti.
Tuttavia, i future hanno visto una ripresa in Europa, cancellando la maggior parte delle perdite in una seduta notturna estremamente volatile. Alle 3:45 ET, i future Dow hanno recuperato con un aumento di 100 punti, così come i future Nasdaq e S&P 500.
I future Dow sono crollati di 200 punti, mentre i future S&P 500 e Nasdaq si avviano ad aprire al rialzo.
Ieri le borse statunitensi sono crollate, con gli indici Dow e S&P 500 colati a picco con -4%, il Dow che ha segnato il calo intraday maggiore nella storia con un crollo di quasi 1.600 punti e Wall Street che ha cancellato i guadagni sull’anno.
Sebbene non ci siano state notizie particolarmente importanti che hanno portato in rosso gli indici USA ieri, i recenti movimenti sul mercato dei bond hanno contribuito alla volatilità e all’ansia sui mercati.
L’aumento del rendimento dei bond può pesare sulla domanda di asset considerati più rischiosi, come i titoli azionari, soprattutto quando il rendimento supera quello dei titoli azionari.
2. Il crollo delle borse globali si diffonde in Asia ed Europa
Le borse in Asia ed Europa scendono in picchiata dopo il crollo maggiore in sei anni di Wall Street che ha interrotto anni di calma.
Le borse asiatiche sono in rosso, con l’indice nipponico Nikkei che crolla del 4,7%, o di 1.071 punti, il calo maggiore da quando il Regno Unito ha votato per uscire dall’Unione Europea nel giugno 2016.
I riferimenti in Cina, Hong Kong e Taiwan hanno registrato crolli tra il 3% e il 5%.
In Europa, i titoli azionari vedono un brusco selloff in apertura, con la maggior parte degli indici giù del 3% per via della debolezza dei mercati oltreoceano che pesa sul sentimento.
I titoli del settore automobilistico, bancario ed assicurativo sono tra i più colpiti dal selloff, con crolli del 2%.
3. L’indice di volatilità VIX schizza al massimo dall’agosto 2015
L’indice sulla volatilità Cboe ha segnato il massimo dall’agosto 2015 superando il livello di 40, con l’andamento selvaggio dei titoli azionari USA.
Dal 1990, la media dell’indice è stata pari a 19,3, ma negli ultimi tre anni di calma sui mercati il dato è stato inferiore a 13.
Tra i rapidi andamenti, l’ETN dell’indice Velocity Shares Daily Inverse VIX a breve termine (XIV) - emesso da Credit Suisse (SIX:CSGN) - è crollato di quasi l’80% ieri. La mossa negli scambi after hour ha scatenato i timori dei trader circa la possibilità che violenti crolli degli ETN come questo possano comportare un’ulteriore impennata degli indici di volatilità del mercato pesando sui mercati in generale.
Credit Suisse ha reso noto in una dichiarazione che “l’attività dell’ETN XIV riflette la volatilità odierna del mercato. Non c’è un impatto materiale su Credit Suisse”. Ciononostante, il titolo ha registrato una delle peggiori performance tra le banche negli scambi di metà mattina, con un crollo di oltre il 4%.
4. Il Bitcoin continua a colare a picco, scendendo brevemente sotto i 6.000 dollari
Il prezzo del Bitcoin scende ancora, andando brevemente sotto i 6.000 dollari, mentre peggiora il selloff scatenato dai timori per un inasprimento delle norme sulle criptovalute.
Sul Bitfinex, il Bitcoin registra un crollo del 16% a 6.535 dollari dopo essere sceso al minimo di 5.947 dollari, il minimo da metà novembre.
Con questo calo, il Bitcoin perde quasi il 60% sull’anno finora.
L’Ethereum, la seconda principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, crolla del 20% a 636,80 dollari.
Intanto, il token XRP del Ripple si attesta a 0,63001 dollari, con un crollo del 20% sulla giornata.
Sul Bitcoin e sulle criptovalute rivali pesano una serie di fattori, tra cui la preoccupazione per un inasprimento delle norme ed i timori per il Tether, una valuta digitale, e la sua capacità di far crollare il mercato del Bitcoin.
La regolamentazione delle criptovalute resterà al centro della scena questo martedì, con i legislatori del Senato statunitense che si preparano ad interrogare i vertici della Commodity Futures Trading Commission e della Securities and Exchange Commission sul modo migliore per regolare il mercato delle valute virtuali.
5. La risposta del dollaro e del rendimento dei bond
Il dollaro scende insieme al rendimento dei bond governativi, dopo i precedenti rialzi segnati quando gli investitori hanno deciso di lasciare gli investimenti più rischiosi preferendo la sicurezza del biglietto verde e dei bond, ma i mercati monetari e dei bond sono generalmente calmi in paragone al crollo dei mercati azionari.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 89,40. Il selloff sui mercati azionari ha spinto gli investitori a preferire il dollaro ieri, il che ha aiutato la valuta USA ad avere una buona performance contro l’euro, la sterlina e le valute legate alle materie prime.
Intanto, il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni scende di quasi otto punti base al 2,719%, in calo dal massimo di quattro anni del 2,885% segnato ieri, con la bassa propensione al rischio degli investitori che ha comportato un calo del rendimento.