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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 06.11.2018, 11:40
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 6 novembre:

1. Le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti

Il controllo delle due camere del Congresso USA al momento dominate dai Repubblicani e di 36 uffici dei governatori saranno in gioco oggi, quando gli americani voteranno.

I sondaggi e le previsioni imparziali in generale mostrano una forte probabilità che i Democratici riottengano il controllo della Camera dei Rappresentanti, mentre i Repubblicani del Presidente Donald Trump dovrebbero mantenere una lieve maggioranza al Senato.

L’esito è considerato positivo per i mercati, in quanto storicamente i titoli azionari USA hanno registrato solidi guadagni nei periodi di stallo governativo.

Se i Repubblicani dovessero mantenere la maggioranza al Senato, le borse globali potrebbero schizzare nella speranza di ulteriori tagli alle tasse. Invece, se i Democratici dovessero fare per così dire man bassa i mercati potrebbero andare sotto pressione in quanto potrebbe esserci un dietrofront su alcune delle politiche a favore della crescita introdotte dal governo Trump.

I risultati preliminari cominceranno ad arrivare probabilmente nella serata statunitense, in attesa di quelli definitivi che potrebbero arrivare nella mattinata di domani.

2. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso

I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in calo a Wall Street, gli investitori rimangono cauti in vista delle elezioni di metà mandato USA previste nel corso della giornata.

Alle 5:35 ET, i future Dow blue-chip scendono di 47 punti, o dello 0,2%, i future S&P 500 segnano un calo di 6 punti, o dello 0,3%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno giù di 30 punti, o dello 0,4%.

Le borse hanno chiuso in modo misto ieri, con gli indici Dow e S&P 500 in salita mentre il calo di Apple (NASDAQ:AAPL) ha trascinato al ribasso l’indice Nasdaq.

In discesa le borse europee, gli investitori hanno punito compagnie come Zalando e Pandora che hanno deluso le aspettative.

I mercati azionari asiatici sono stati perlopiù misti.

3. Altra raffica di utili

Decine di compagnie pubblicheranno i risultati quest’oggi in una delle ultime grandi ondate della stagione degli utili del terzo trimestre.

Prima della campanella, sono attesi i risultati di CVS, Eli Lilly (NYSE:LLY), Ralph Lauren (NYSE:RL), Archer Daniels Midland, Thomson Reuters e Regeneron.

Etsy, Twilio, Match Group (NASDAQ:MTCH), Papa John’s, Planet Fitness, Wendy’s e Turtle Beach li pubblicheranno invece dopo la chiusura.

4. Dollaro in salita, scambi in range stretto

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,1% a 96,22. L’indice è scambiato in un range relativamente stretto compreso tra 96,02 e 96,26.

Sul fronte dei dati USA, il calendario economico prevede l’ultimo report JOLTS, che dovrebbe mostrare che i posti di lavoro disponibili a settembre sono rimasti vicino al massimo storico.

I trader del Forex attendono inoltre il vertice della Federal Reserve di domani per valutare le prospettive sulla politica monetaria USA. Sebbene non sia previsto un aumento dei tassi di interesse questa settimana, la Fed probabilmente segnalerà di essere intenzionata ad intervenire a dicembre.

5. Il prezzo del greggio scende, atteso report API

Il prezzo del greggio si attesta vicino al minimo in quasi sette mesi in attesa della pubblicazione dei nuovi dati settimanali sulle scorte commerciali di greggio USA.

L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte per la settimana terminata il 2 novembre alle 16:30 ET (20:30 GMT), tra le previsioni di un aumento di 2,0 milioni di barili. Se confermato, sarebbe il settimo aumento settimanale consecutivo delle scorte statunitensi.

I future del West Texas Intermediate (WTI) scendono di 22 centesimi, o dello 0,3%, a 62,87 dollari al barile, dopo aver toccato 62,52 dollari ieri, il minimo da aprile.

I future del greggio Brent, il riferimento internazionale, sono in calo di 34 centesimi, o dello 0,4%, a 72,83 dollari al barile, vicino al minimo di due mesi e mezzo di venerdì di 72,16 dollari.

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