Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 4 aprile:
1. La Cina risponde con dazi sui prodotti USA
La Cina ha risposto al piano del governo Trump di applicare dazi su 50 miliardi di dollari di prodotti cinesi con una lista di dazi simili su importanti importazioni statunitensi, tra cui soia, aerei, auto, whiskey e prodotti chimici.
La lista di Pechino di dazi del 25% su prodotti statunitensi comprende 106 articoli con un valore commerciale pari ai 50 miliardi di dollari della lista di Washington, secondo quanto reso noto dai ministri cinesi del commercio e delle finanze.
La data di entrata in vigore dipenderà da quando saranno applicati i dazi USA.
La decisione segue di un giorno la notizia che il governo Trump intende andare avanti con i dazi su circa 50 miliardi di prodotti industriali ed hi-tech cinesi, scatenando i timori che le due principali economie mondiali si stiano dirigendo verso una guerra commerciale che potrebbe sconvolgere l’economia globale.
2. Future dei titoli azionari USA colpiti dai timori di una “guerra commerciale”
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in forte ribasso, la propensione al rischio si indebolisce in un clima di paura per l’aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina che potrebbero colpire l’economia globale e la crescita statunitense.
I future Dow blue-chip crollano di 425 punti, o dell’1,8%, i future S&P 500 registrano un tonfo di 37 punti, o dell’1,4%, mentre i future Nasdaq 100 segnano un crollo di 124 punti, circa l’1,9%.
Da notare che le compagnie industriali con una esposizione significativa al mercato cinese registrano forti crolli negli scambi pre-market, come il produttore di aerei Boeing (NYSE:BA), con un tonfo del 6%, e il produttore di macchinari pesanti Caterpillar (NYSE:CAT), che crolla del 4%.
Intanto, in Europa, le principali borse sono negative negli scambi di metà mattina, con molti settori al ribasso per via dei timori di un’imminente guerra commerciale che hanno portato il morale a terra.
In Asia, la maggior parte delle borse ha chiuso in modo misto, con il rimbalzo di Wall Street della notte che si è fermato.
3. Dollaro in calo, la Cina risponde agli Stati Uniti
Il dollaro scende contro lo yen giapponese, la domanda di valuta rifugio è stata spinta dall’aumento delle tensioni commerciali dopo che la Cina ha annunciato delle contromisure in risposta agli ultimi dazi USA.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,4% a 106,15, dopo essere sceso al minimo della notte di 105,69.
Lo yen, considerato generalmente una valuta rifugio, tende ad essere scelto dagli investitori nei periodi di incertezza politica o economica.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 89,69.
Sul mercato dei bond, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA scende al 2,770%.
Il calendario economico di oggi prevede il report ADP sull’occupazione alle 8:15 ET (12:15 GMT). Si prevede un aumento di 208.000 posti di lavoro nel settore privato a marzo.
Alle 10:00 ET (14:00 GMT) sono attesi i dati ISM sull’attività del settore dei servizi relativi al mese di marzo e si prevede un lieve calo a 59,0.
4. Il prezzo dei cereali USA crolla
I future dei cereali USA colano a picco, con i prezzi di soia e granturco che segnano le perdite peggiori: gli investitori sono preoccupati per il calo della domanda cinese di prodotti agricoli statunitensi sulla scia delle ultime misure commerciali della nazione asiatica.
La Cina è uno dei principali importatori di cereali USA.
I future della soia con consegna a maggio crollano del 5,3% a 9,8350 dollari al bushel sul Chicago Board of Trade.
La farina di soia registra un crollo del 3,8% a 365,30 dollari per short ton, mentre l’olio di semi di soia vede un tonfo del 2,8% a 31,43 centesimi l’oncia.
Nel frattempo, i future del granturco crollano del 4,2% a 3,7225 dollari al bushel.
5. Prezzo del greggio in difficoltà in attesa dei dati sulle scorte dell’EIA
I trader del greggio attendono i nuovi dati settimanali sulle scorte di greggio statunitensi per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di oro nero e quanto velocemente i livelli di produzione continueranno ad aumentare.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT) e gli analisti prevedono un aumento di 1,4 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 3,3 milioni di barili nella settimana terminata il 30 marzo. Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.
I prezzi del greggio sono sulla difensiva, con i future del greggio WTI scambiati a New York che crollano di 1,20 dollari, o dell’1,9%, al minimo di due settimane di 62,30 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno giù di 1,26 dollari a 66,86 dollari al barile.