Investing.com - Il crollo di SVB (NASDAQ:SIVB) ha creato del panico nei mercati finanziari, ma il rischio di contagio diretto del settore bancario europeo "appare limitato". Lo scrivono gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) in una nota, precisando che l'esposizione delle banche europee ai depositi statunitensi "è bassa" e i sistemi bancari dell'area euro così come quelli del Regno Unito sono "ben capitalizzati e dotati di ampia liquidità".
Tuttavia, la banca d'affari avverte che le tensioni nel comparto finanziario statunitense potrebbero indurre le banche europee "a ridurre i prestiti all'economia reale", e quindi ad "inasprire le condizioni finanziarie amplificando il freno alla crescita, un fenomeno peraltro già in corso"
Guardando alle prossime decisioni delle banche centrali, a causa di un'elevata inflazione di fondo nell'Eurozona e la retorica da falco dei membri della Bce nelle ultime settimane, Goldman Sachs si aspetta che la banca di Francoforte confermi il rialzo di 50 pb questa settimana, ma "non ci aspettiamo una forward guidance esplicita sul percorso da seguire".
Gli analisti si aspettano invece che la presidente Lagarde sottolinei "la dipendenza dai dati, come gli indicatori economici (che rimangono fermi e richiedono un ulteriore inasprimento) ma anche gli indicatori di stabilità finanziaria (che i funzionari della Bce monitoreranno attentamente)".
Per quanto riguarda la Bank of England, invece, la banca d'investimento non pensa che la BoE sia in grado di "fare una pausa a marzo, visti i commenti di politica dovish del MPC e il significativo effetto di trascinamento dell'aumento dei tassi di policy già in corso".
Detto questo, la banca nei prossimi giorni riceveremo informazioni fondamentali, tra cui il rapporto sul mercato del lavoro (14 marzo), il bilancio di primavera (15 marzo) e l'IPC (22 marzo). Manteniamo quindi la nostra view per un rialzo della BoE di 25 pb a marzo, ma ora la vediamo come una scelta ravvicinata.
Ricordiamo che per la Fed, la banca centrale più coinvolta nel caso SVB, Goldman Sachs non si aspetta più che la Fed aumenti i tassi nella riunione della prossima settimana, prevedendo "una notevole incertezza sul percorso oltre marzo".
"Abbiamo lasciato invariata la nostra aspettativa che il FOMC effettui rialzi di 25 pb a maggio, giugno e luglio e ora ci aspettiamo un tasso terminale del 5,25-5,5%, anche se vediamo una notevole incertezza sul percorso", hanno scritto qualche giorno fa da GS.
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